Pakistan, 900 morti per le inondazioni tra cui oltre 300 bambini: è stato d'emergenza

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Stato d'emergenza in Pakistan per le alluvioni. «Una crisi umanitaria di proporzioni epiche». Il governo pachistano definisce così la situazione nel Paese causata dalle piogge monsoniche e le alluvioni che fino a oggi hanno causato 937 morti. Tra le vittime si contano 343 bambini.

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Il Balochistan, tagliato fuori dal resto del Paese dopo il crollo del principale ponte ferroviario, e il Sindh le due regioni più colpite. In quest'ultima si è recato in visita il neo premier Shehbaz Sharif, riferiscono i media locali, per assistere alle operazioni di soccorso.

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Il servizio ferroviario nella provincia sudoccidentale del Balochistan in Pakistan è stato interrotto a causa del crollo di un ponte ferroviario di costruzione britannica dovuto a una forte inondazione giovedì. Il ponte costruito nel 1880 è crollato nel distretto di Bolan del Balochistan, sospendendo il servizio ferroviario nella provincia. «Il servizio ferroviario è stato sospeso e potrà essere ripristinato solo dopo la ricostruzione del ponte», si legge in un comunicato delle Ferrovie pakistane, aggiungendo che il ponte sarà ricostruito in tempi brevi. A causa delle forti piogge e delle inondazioni, il servizio ferroviario è stato gravemente compromesso nelle province di Balochistan, Sindh e Punjab. Farrukh Taimur Ghilzai, amministratore delegato delle Ferrovie pakistane, ha dichiarato in un videomessaggio: «I nostri binari, i terrapieni e i cantieri in diversi punti sono stati gravemente colpiti dalle inondazioni» e ha aggiunto che come misura di sicurezza sono stati sospesi diversi servizi.