di Alix Amer
Come è accaduto in ogni Paese, anche in Turchia è scoppiata la polemica sui sacchetti riciclabili a pagamento per frutta e verdura, obbligatori dal primo gennaio. La risposta di un cittadino alla decisione del governo di farli pagare è stata talmente divertente che ha fatto il giro del web con milioni di visitatori in poco tempo. L’uomo, infatti, è andato a fare la spesa in un grande supermercato e ha portato dietro il suo asino: ha girato tra i corridoi e gli scaffali e ha messo poi il cibo e la frutta nei sacchi di stoffa posizionati sull’animale.
Anche la Turchia cerca di ridurre l’uso di sacchetti di plastica per l’ambiente e la salute. L’entrata in vigore «della normativa ambientale sugli shopper ultraleggeri è un atto di civiltà ecologica - spiegano fonti governative - che pone il Paese all’avanguardia». Il costo dei sacchetti di plastica imposto all’acquirente è di 25 kuruş (4 centesimi). Quando l’uomo con il suo asinello è arrivato alle casse del supermercato la polizia lo ha fermato per controlli.
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