Resi pubblici 2.800 degli oltre 3mila file sulla morte di JFK

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Scaduto il termine di 25 anni per la diffusione dei file segreti sull’assassinio del presidente John Fitzgerald Kennedy, Donald Trump ha reso pubblici 2.800 files sugli oltre tremila documenti protetti dal segreto di Stato sull’omicidio di Dallas del 22 novembre 1963. Le grandi domande che attendono una risposta da un quarto di secolo rimangono aperte: Chi ha sparato a JKF quel 22 novembre 1963? E’ stato davvero Lee Harvey Oswald a ucciderlo? Aveva agito da solo? Ci fu una cospirazione appoggiata dalla CIA il cui ex direttore Allen Dulles era stato silurato da Kennedy per il fallimento dell’invasione di Cuba? Sulle carte che non sono state rese pubbliche ci sarebbero i nomi di agenti e ex agenti segreti. La parziale desecretazione non ha placato le teorie complottiste secondo cui il delitto Kennedy venne organizzato dalla mafia o da Cuba e non da Lee Harvey Oswald, giudicato unico responsabile dalla Commissione d’inchiesta parlamentare Warren, costituita per indagare sull’assassinio. Ad oggi la verità resta proprio quella del rapporto Warren: ad assassinare JFK fu l’ex marine Lee Harvey Oswald, piazzato al sesto piano del Deposito di libri scolastici del Texas, dove lavorava come magazziniere, a una distanza fra i 53 e gli 81 metri. Il fucile era un Carcano Modello 91 di fabbricazione italiana.