Qatargate, Eva Kaili lascia il carcere: «Mia figlia mi aspetta»

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L'europarlamentare greca Eva Kaili, tra i sospettati del presunto caso di corruzione "Qatargate", è stata rilasciata dal carcere di Haren, in Belgio, dopo quattro mesi di detenzione preventiva. Per lei adesso arresti domiciliari con braccialetto elettronico.

 

Uscita in auto, è stata fermata dai giornalisti che l'attendevano fuori dalla sua abitazione a Bruxelles. "Grazie mille. Mia figlia mi sta aspettando. Oggi sono molto felice di poterla riabbracciare. La lotta continua con la determinazione dei miei avvocati. Ci sentiremo presto" ha risposto.

 

La giustizia belga, che sta indagando sul caso di presunta corruzione che ha scosso il Parlamento europeo, ha preso decisioni simili nei giorni scorsi per altri due dei sospettati, l'eurodeputato belga Marc Tarabella e l'ex eurodeputato italiano Antonio Panzeri. Kaili è accusata di aver interferito per diversi anni nelle decisioni del Parlamento europeo a favore di potenze straniere, tra cui il Qatar, in cambio di denaro. Lei sostiene di essere innocente. A metà dicembre le era stata tolta la carica di vicepresidente del Parlamento europeo.