Chernobyl, drone mostra le trincee delle truppe russe

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Un video in cui si vedono le truppe russe mentre scavano trincee nella Foresta Rossa della zona di esclusione di Chernobyl è stato pubblicato oggi dall'Agenzia statale dell'Ucraina per la gestione delle zone di esclusione. Lo riporta Unian che pubblica le immagini registrate da un drone: in evidenza l'intera rete di trincee in una delle aree più radioattive del mondo.

«Non si limitavano a scavare rifugi sulla scia dell'inquinamento da radiazioni. Non si limitavano a mantenere la difesa in quella zona, erano stanziati proprio li», ha sottolineato un membro dell'agenzia, Yaroslav Emelianenko. Dal canto suo il ministro dell'Ambiente e delle risorse naturali ucraino ha sottolineato che i soldati russi hanno sequestrato la centrale nucleare ignorando le regole di sicurezza contro le radiazioni. Secondo il sindaco di Chernobyl, citato da Ukrinform, tutti i militari russi che si trovavano nella Foresta Rossa hanno ricevuto dosi significative di radiazioni.

Secondo gli esperti, se una persona resta per due giorni nella cosiddetta Foresta Rossa (per via del colore assunto dalle foglie degli alberi dopo l'incidente di Chernobyl) riceve radiazioni paragonabili alla quantità annuale di radiazioni che un essere umano può sopportare.

Notizie ufficiali sullo stato di salute dei soldati russi che sono stati in quella zona non ce ne sono, ma il 31 marzo i media bielorussi scrivevano che quei militari erano stati portati al Centro repubblicano di ricerca e pratica per la medicina delle radiazioni. E proprio la scorsa settimana secondo la stampa di Minsk, almeno sette autobus carichi di soldati sono arrivati in un centro specializzato a Gomel.

La centrale nucleare di Chernobyl è stata sequestrata dalle truppe russe il primo giorno dell'aggressione, il 24 febbraio. La gestione del sito da parte dei russi si è rivelata molto problematica, con continue interruzioni della corrente elettrica, necessaria per attivare i sistemi di raffreddamento dell'impianto di stoccaggio del combustibile nucleare esaurito, ed il conseguente rischio di fughe radioattive. Inoltre, i numerosi incendi che si sono sviluppati hanno reso la zona ancora più tossica.

Il 31 marzo le truppe russe hanno lasciato l'area dirigendosi verso la Bielorussia. Oltre a Chernobyl i russi hanno occupato anche la centrale di Zaporizhzhia, bombardata nei primi giorni dell'invasione, facendo temere un'altra catastrofe. Il capo dell'Aiea Rafae ha espresso nei giorni scorsi l'auspicio che la questione delle centrali nucleari entri nei colloqui di pace.