Durante il lockdown primaverile sono più che raddoppiate le chiamate al numero antiviolenza 1522. Tra marzo e giugno 2020 il servizio pubblico promosso dal Dipartimento per le Pari Opportunità ha ricevuto 15.280 richieste di aiuto: 119,6% in più rispetto al 2019. I Centri antiviolenza hanno mantenuto turni di lavoro estenuanti, subendo ritardi dei fondi statali e il dimezzamento delle risorse umane. Un’emergenza nell’emergenza, a cui dare sostegno per combattere la violenza e qualsiasi discriminazione di genere.
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