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La vittima del pestaggio ha riportato un trauma cranico con frattura scomposta del pavimento dell’orbita sinistra, oltre alla mascella e a un gomito, e ne avrà per trenta giorni. «Non abbiamo provato a fare una estorsione - dice nel video - noi siamo entrati, avevamo bevuto sì, ma volevamo comprare da bere, avevamo i soldi, la telecamera ci inquadra, ma quelli hanno rifiutato in un modo molto aggressivo, spintonandoci, così noi abbiamo reagito... forse in malo modo». E ancora: «Ci dispiace. Se qualcuno si è fatto male... I giornalisti fomentano odio, non gli credete, noi siamo bravissimi ragazzi dediti allo sport e alla musica». Poi aggiusta il tiro: «Detto ciò non sto qui a giustificare, abbiamo sbagliato lo sappiamo.. noi non siamo così.. rimettemose a lavoro». Anche Manuel, giovane promessa della boxe della Garbatella, già Guanto d’oro dilettanti nel 2018, è dello stesso tono: «Siamo stati provocati, siamo bravi ragazzi... Non meno alla gente che non c’entra con il pugilato». Entrambi, Refice e Parrini, arrestati sabato notte dagli agenti delle Volanti, annoverano vari precedenti di polizia per reati contro la persona e avevano un avviso orale del Questore in atto.

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