Pugili picchiano barista e buttafuori, la replica: «Abbiamo sbagliato, avevamo bevuto». E insultano i giornalisti

Video
EMBED
«Siamo stati provocati, non abbiamo tentato nessuna estorsione, avevamo i soldi per pagare da bere. Abbiamo sbagliato» e poi giù insulti ai giornalisti nei commenti che seguono: «Per voi solo lame». Rimesso in libertà dal giudice dopo la direttissima di lunedì, in attesa dell’inizio del processo fissato per febbraio, Alex Refice, 24 anni, arrestato sabato notte con il pugile Manuel Parrini, 22 anni, dopo avere steso con calci e pugni un barista di un locale dell’Eur, in piazza Guglielmo Marconi 6 - durante la serata Simposio (frequentata da molti under 21 di Roma Nord) -, corre a lanciare una video-story sul suo profilo Instagram “Alex–sayanbull” per dire «Tutto apposto, siamo liberi, rimettemose al lavoro». Refice ci tiene a dire che le «faccende» raccontate dalla stampa «non sono vere». Poi però è costretto ad ammettere: «Avevamo bevuto sì...».

Leggi anche:-> «Dacci da bere» e il barista viene picchiato dai pugili

La vittima del pestaggio ha riportato un trauma cranico con frattura scomposta del pavimento dell’orbita sinistra, oltre alla mascella e a un gomito, e ne avrà per trenta giorni. «Non abbiamo provato a fare una estorsione - dice nel video - noi siamo entrati, avevamo bevuto sì, ma volevamo comprare da bere, avevamo i soldi, la telecamera ci inquadra, ma quelli hanno rifiutato in un modo molto aggressivo, spintonandoci, così noi abbiamo reagito... forse in malo modo». E ancora: «Ci dispiace. Se qualcuno si è fatto male... I giornalisti fomentano odio, non gli credete, noi siamo bravissimi ragazzi dediti allo sport e alla musica». Poi aggiusta il tiro: «Detto ciò non sto qui a giustificare, abbiamo sbagliato lo sappiamo.. noi non siamo così.. rimettemose a lavoro». Anche Manuel, giovane promessa della boxe della Garbatella, già Guanto d’oro dilettanti nel 2018, è dello stesso tono: «Siamo stati provocati, siamo bravi ragazzi... Non meno alla gente che non c’entra con il pugilato». Entrambi, Refice e Parrini, arrestati sabato notte dagli agenti delle Volanti, annoverano vari precedenti di polizia per reati contro la persona e avevano un avviso orale del Questore in atto.