Si è appropriata di oltre 650mila euro in dieci anni dalle casse del Comune per cui lavorava per spenderli in droga e scommesse. Parte da questo aspetto l'indagine che ha portato, su ordine della procura di Livorno, la guardia di finanza di Livorno e Pisa a eseguire un'ordinanza limitativa della libertà personale nei confronti di una dirigente del Comune di Collesalvetti, in provincia di Livorno, e diverse perquisizioni nei confronti di cittadini, italiani e tunisini, attivi nello spaccio di sostanze stupefacenti sulla piazza pisana. 13 in tutto gli indagati. L'inchiesta è partita dal Comune di Collesalvetti, dopo che una dipendente comunale si era appropriata, compiendo il reato di peculato, di oltre 650mila euro dai conti correnti del Comune, somma di cui aveva la disponibilità per ragioni di ufficio. Seguendone le tracce, i finanzieri hanno scandagliato le abitudini della persona indagata, riscontrando l'acquisto di carte ricaricabili per effettuare scommesse on line e di sostanze stupefacenti.
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