Montanari: "Calciomercato e calcioscommesse ma la mia serie sembra Shakespeare "

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E' sotto squalifica e sotto processo per calcioscommesse, è un procuratore di calciatori a volte spietato, persino violento, ma il Corso Manni protagonista con la faccia e la voce profonda di Francesco Montanari di "Il Grande Gioco", la serie tv in onda su Sky in otto puntate da 50 minuti prodotta da Luca Barbareschi e Sky Studios, è davvero un cattivo?  

 

L'Interrogazione con Montanari è un percorso tra i personaggi della sua carriera, dagli inizi sfolgoranti con il Libanese di Romanzo Criminale (con Marchioni e Roja, Freddo e Dandy, l'amicizia e la chat è ancora aperta) fino al pm siciliano del Cacciatore con cui ha vinto il primo oscar europeo della serialità, nel 2018.

 

"Nel Grande Gioco raccontiamo il calciomercato, io - peraltro - non sono un esperto, ma soprattutto esploriamo una saga familiare, i rapporti molto complessi tra padri e figli in un mondo dove la bugia è istituzione". Con Montanari ci sono nella serie il patriarca Giancarlo Giannini, ha un bel personaggio femminile di donna-manager in un mondo tutto maschile e maschilista Elena Radonicich, poi ci sono Jesus Mosquera Bernal e i giovani Lorenzo Aloi e Giovanni Crozza Signoris. La regia è affidata a Fabio Resinaro e Nico Marzano.

"Il calcio non è molto diverso dal mondo degli attori: gli agenti contano e possono condizionare le carriere. I protagonisti del gioco sono individualisti, ma per vincere devono giocare di squadra: un grande paradosso che con la serie si capisce molto bene. E' una serie utile anche ai tifosi per capire il dietro le quinte di quella che resta una grande passione a cui si delega anche un profilo morale e dalla quale si pretende più di quanto si debba, forse", dice l'attore romano. 

Montanari nell'Interrogazione ricorda gli inizi e la scoperta della vocazione da attore, ma anche le difficoltà del dopo Romanzo Criminale. "Poche proposte, quel personaggio del Libanese che sembrava condizionare le produzioni: la ripartenza prima chiedendo ad un amico di lavorare nel suo ristorante, poi - per fortuna - il teatro, la mia grande ancora e la mia ispirazione". Con il mappamondo dell'Interrogazione Francesco racconta un gustoso episodio di un suo recente viaggio in Messico: "Con la mia compagna Federica - dice - stavamo per affondare con l'auto dentro un lago messicano... Ci salvarone due poliziotti che parevano narcotrafficanti cattivi e invece sono stati gentili e salvifici".

 

Dirige il teatro di Narni, ma sta per portare in scena a Roma all'Ambra Jovinelli con Lino Guanciale, L'Uomo più Crudele del mondo. "Entriamo a piedi uniti nel nostro teatro realistico con  il tema di fondo: sei felice? E' il teatro che piace a me e la ricerca sui cattivi prosegue. Come quella fatta con i podcast su Iago".