Gino Strada, la camera ardente: 3000 persone gli rendono omaggio alla sede di Emergency a Milano

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Dal momento dell'apertura, alle 16, fino alle 19 di questa sera, circa 3.000 persone hanno visitato la camera ardente di Gino Strada allestita nella sede milanese di Emergency, l'associazione da lui fondata nel 1994. Dal primissimo pomeriggio in via Santa Croce si è formata una lunga coda di persone in attesa sotto il sole di rivolgere l'ultimo saluto al chirurgo di guerra, morto il 13 agosto a 73 anni.

Tra i primi ad arrivare a Casa Emergency c'è stato il sindaco Giuseppe Sala, che ha sottolineato di Gino Strada il fatto che «non parlava mai al passato, non sentiva mai il bisogno di dire 'ho fattò, guardava sempre avanti, al futuro e in questo era veramente straordinario e unico». A lui Milano - ha promesso Sala - dovrà dedicare «qualcosa che rimanga, ma anche un momento di ricordo, allegro e vivo». 

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In molti vorrebbero che al chirurgo venisse intitolato un luogo nel capoluogo lombardo e la proposta, lanciata con una petizione su change.org, di dedicare a lui piazzale Cadorna, ha superato oggi le 50.000 firme, con l'obiettivo di arrivare a quota 75.000. Strada era «un faro nella nebbia per tantissime persone, da tutte le latitudini», ha detto la presidente di Emergency, Rossella Miccio, prima dell'arrivo dell'urna con le ceneri del fondatore. Tra i tanti che questo pomeriggio gli hanno reso omaggio, ci sono anche il fondatore di Libera don Luigi Ciotti, il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, il conduttore Rai Flavio Insinna e l'ex presidente dell'Inter Massimo Moratti. La camera ardente resterà aperta fino alle 22 di questa sera e poi domani dalle 10 alle 22 e lunedì dalle 10 alle 14.

Le immagini. / Facebook Tiziana Riva Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev agenziavista.it