Viola nuovo Procuratore capo di Milano: «Mafia come virus, attenzione a infiltrazioni»

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"In un distretto di grande rilievo e grande complessità come quello di Milano occorre prestare grande attenzione al rischio di infiltrazioni e radicamenti di organizzazioni di stampo mafioso connotate proprio dalla grande capacità di penetrazione in importanti settori produttivi". Così il nuovo Procuratore capo di Milano, Marcello Viola, nel discorso di insediamento mercoledì mattina in tribunale.

"Sappiamo bene - continua Viola - che la mafia, così come il virus, ha questa grande capacità mutante, di adattarsi, infiltrarsi e confondersi con il resto. La mafia dei nostri giorni è stata definita come una mafia fluida e invisibile pronta ad immettere sul mercato grandi risorse. Questo è un momento di grande impegno per questo ufficio, credo che tutti sappiamo bene che bisogna rifuggire da ogni forma di sottovalutazione. Io vengo da una terra che ha dovuto versare forse il più grande tributo di sangue alla lotto contro la criminalità organizzata con un numero altissimo di magistrati, e non solo magistrati, uccisi dalla mafia. A quelle vittime voglio rivolgere un ricordo e manifestare tutta la mia riconoscenza continuando a dedicare in silenzio ogni giorno il lavoro di tutti a loro. Mi sia consentito di ricordarne soltanto una su tutte, Paolo Borsellino al quale mi legava un rapporto di particolare affettuosità". (LaPresse)