Dopo il raid gli studenti si mettono all’opera per ripulire la scuola

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Aule messe a soqquadro, arredi distrutti, videoproiettori staccati della pareti e computer rubati. E’ il bilancio dell’ennesimo raid vandalico ai danni di una scuola del territorio. La storia si ripete a distanza di soli dieci giorni dall’ultimo episodio denunciato. Nel mirino dei delinquenti è finito il polo scolastico di via della Resistenza, che ospita quattro sedi distaccate di altrettanti plessi (tra materne, elementati e medie), compresa la succursale dell’istituto comprensivo “Tommaso Anardi”.

I vandali sono entrati in azione domenica notte. Non hanno avuto difficoltà ad entrare nel polo dopo aver rotto la finestra di un’aula sul resto dell’edificio. La struttura non è dotata di un impianto di videosorveglianza e sembra che neppure l’antifurto, installato lo scorso anno, si sia attivato al passaggio dei malintenzionati. Quando, ieri mattina, i collaboratori scolastici hanno riaperto la scuola, dopo la pausa del fine settimana, hanno trovato caos ovunque. I vandali avevano imbrattato le pareti, rotto finestre e porte, rovistato in ogni dove alla ricerca di materiale di valore. I danni maggiori sono stati registrati dalla succursale della “Tommaso Anardi”, che occupa gran parte del polo di via della Resistenza.

Dalle aule della storica scuola di Scafati, che ha la sede principale in via Melchiade, sono stati portati via ben dieci computer di supporto alle lim, due lavagne magnetiche, un videoproiettore, una macchina fotografica e un trapano, per un valore di circa cinquemila euro. Un bottino corposo per i malviventi che, non contenti, avrebbero anche urinato lungo i corridoi di una parte dell’edificio. Il dirigente scolastico della “Tommaso Anardi” Guglielmo Formisano ha denunciato i fatti ai carabinieri della locale tenenza, che sperano di poter acquisire elementi significatici per l’individuazione dei responsabili dagli esiti del sopralluogo effettuato ieri mattina, prima che la scuola riaprisse le porte agli alunni. Grazie, infatti, all’impegno e alla solerzia del preside Formisano non c’è stata alcuna interruzione delle attività didattiche. Gli studenti hanno potuto seguire le lezioni utilizzando quelle aule che non erano state imbrattate. Nel frattempo è stata disposta la pulizia di tutto l’edificio, per consentire già oggi l’impiego dell’intera struttura. “Non mi faccio intimorire - ha precisato il dirigente scolastico Guglielmo Formisano, scafatese doc, da settembre alla guida della “Tommaso Anardi” - Continuerò ad impegnarmi per garantire ai ragazzi il diritto all’istruzione, che nessuno deve mettere in discussione. Nel frattempo mi auguro che la nostra scuola venga rese più sicura, con l’installazione di un sistema di videosorveglianza, di cui ho più volte fatto richiesta”.