Ragazze prendono in giro una signora cinese sul treno Como-Milano, il video virale: «Mai visto tanto razzismo»

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«Fortunatamente non siamo tutti così». È uno dei commenti sconsolati degli utenti di TikTok di fronte al video, postato nei giorni scorsi dalla regista statunitense di origine pakistana Mahnoor Euceph, che riprende le risate di scherno di tre ragazze italiane, a bordo di un treno da Como a Milano, all'indirizzo della madre del suo fidanzato, di origine cinese. Non solo risate reiterate ma anche versi per storpiarne la lingua. Il video, girato lo scorso 16 aprile, è diventato virale, con 17 milioni di visualizzazioni e ha ricevuto oltre 2 milioni di like. Una bufera social che ha poi spinto una delle ragazze, tutte universitarie, a scusarsi e tentare in extremis di rassicurare Mahnoor: «nessun razzismo, solo un gioco».

«Mai nella mia vita ho fatto esperienza di un razzismo così palese - dice Euceph nella descrizione del video - E anche il mio ragazzo sostiene la stessa cosa. Mi aspettavo di meglio dalle nuove generazioni. Dopo aver condiviso il video su Instagram, molti dei miei amici asiatici hanno raccontato le loro esperienze di razzismo in Italia e in Europa. L'America potrà avere i suoi problemi con il razzismo, ma l'Europa è indietro di 20 anni. Spero che voi italiani riusciate a trovare queste ragazze e a farle vergognare. Ô stato un comportamento veramente disgustoso e spero che imparino la lezione». Il volto delle ragazze non era pixelato e così, viste le tante visualizzazioni, sono state riconosciute. Una di loro ha scritto alla regista scusandosi e spiegando che il loro era un gioco tra amiche e non c'era nessun razzismo nei loro confronti. Scuse respinte al mittente, sempre via social: «Il fatto che anche dopo essere stata svergognata pubblicamente da milioni di persone, tu stia cercando di manipolarmi mostra non solo che si tratta di scuse completamente false, ma anche che sapevi esattamente cosa stavi facendo» ha risposto Euceph alla ragazza.

L'indignazione social non si è rivolta solo agli account delle giovani del video ma anche dei luoghi da loro frequentati, compresi gli atenei a cui sono iscritte. L'Università Cattolica del Sacro Cuore in un post ha dovuto sottolineare che «promuove da sempre i valori del rispetto e dell'inclusione, condannando nel modo più risoluto ogni atteggiamento razzista e discriminatorio. L'episodio non può in alcun modo essere imputato all'Ateneo, che si riserva di compiere i dovuti accertamenti su quanto accaduto e sulle relative responsabilità». «Ogni eventuale provvedimento - conclude il post - verrà preso nel rispetto della normativa vigente e dei regolamenti interni dell'Università».