Sono due, a Napoli, le persone colpite da misura cautelare a seguito di un grave attacco informatico a Leonardo. Si tratta di un ex dipendente e di un dirigente della società, essendo gravemente indiziati, il primo, dei delitti di accesso abusivo a sistema informatico, intercettazione illecita di comunicazioni telematiche e trattamento illecito di dati personali e, il secondo, del delitto di depistaggio. Le indagini sono della polizia postale. L'ex dipendente riusciva a controllare i dati aziendali riservati dello stabilimento di Pomigliano D’Arco di Leonardo S.p.a. grazie a a un software malevolo – creato per finalità illecite delle quali è in corso la compiuta ricostruzione – che si comportava come un vero e proprio trojan di nuova ingegnerizzazione. Inoculato mediante l’inserimento di chiavette USB nei PC spiati era in grado così di avviarsi automaticamente a ogni esecuzione del sistema operativo. Le indagini erano scattate da quando nel 2017 la struttura di cyber security di Leonardo aveva segnalato un traffico di rete anomalo, in uscita da alcune postazioni di lavoro dello stabilimento di Pomigliano D’Arco, generato da un software artefatto denominato “cftmon.exe”, sconosciuto ai sistemi antivirus aziendali.
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