Latina, gli artificieri fanno brillare uno zainetto sospetto lasciato vicino alla caserma

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Il centro città è stato blindato per diverse ore a partire dal tardo pomeriggio di ieri fino a poco prima delle 22. Tutta la zona intorno alla Caserma del Comando Provinciale dei Carabinieri, tra via Armando Diaz e la piazza del Mercato, è stata interdetta al transito per lunghissimi, interminabili minuti.

Sul posto sono intervenuti da Roma gli artificieri dell'Arma. A lanciare l'allarme, un cliente di un bar situato a due passi dal Comando di Latina: uno zainetto nero era stato lasciato da uno sconosciuto sull'armadietto della corrente elettrica che costeggia il muro della Caserma. Il timore era uno solo: quello che al suo interno vi fosse nascosto un ordigno esplosivo. Erano da poco passate le 18 quando è arrivata la telefonata di un avventore che stava consumando nel locale situato vicino alla Caserma e che ha notato lo zainetto sospetto appoggiato sulla cassetta della corrente elettrica, lasciato da qualcuno pochi minuti prima. A seguito della segnalazione, dopo aver accertato dalle telecamere di videosorveglianza che non si trattasse di una semplice dimenticanza di qualche sbadato ma che, al contrario, l'uomo avesse lasciato la borsa volutamente, i militari dell'Arma hanno immediatamente cinturato la zona con del nastro biancorosso, impendendo il transito ai tanti passanti che passeggiavano nelle ultime ore del fine settimana. Dopo l'arrivo sul posto del Tenente Monica Loforese, comandante della Compagnia di Latina, del luogotenente Vitantonio Di Muro, comandante della Stazione, e del capo della Digos Stefano Cilli – accompagnato da due funzionari –, intorno alle 20:30 sono giunti direttamente da Roma gli artificieri dell’Arma che, poco dopo, hanno messo in azione il robot anti-bombe.

 

A quel punto, nel silenzio assordante dei presenti, incuriositi da cosa stesse accadendo, la macchina si è avvicinata allo zainetto nero, uno di quelli con capienza da 30-35 litri, per verificare il suo contenuto. Dopo interminabili minuti di tensione, il sofisticato macchinario ha raccolto con il suo braccio meccanico la borsa facendola brillare: un rumore sordo che è risuonato nella zona ormai vuota, con gli agenti di una Volante di Polizia e gli uomini della Polizia Locale che, dopo l’arrivo precauzionale di un’ambulanza, hanno allontanato i curiosi a distanza di sicurezza, intenti a riprendere lo scoppio che è risuonato per le vie del centro. La borsa, tuttavia, era vuota: al suo interno nulla che potesse destare preoccupazione, niente più che un laccio da scarpe e un uno straccio, un semplice tovagliolo di stoffa. Quale fosse lo scopo dell'atto spetterà ai Carabinieri del Comando Provinciale scoprirlo attraverso le indagini. Ciò che sembra fuori di dubbio è che lo zainetto sia stato lasciato intenzionalmente, probabilmente con lo scopo di creare allarme in una domenica così affollata nel cuore della città. Tuttavia, al momento, nulla farebbe pensare ad una reale minaccia, un'azione sovversiva o intimidatoria nei confronti dei Carabinieri di Latina. Il PM di turno, Daria Monsurrò, ha aperto un’inchiesta per fare luce sul gesto che ha scosso la comunità del capoluogo pontino in quella che doveva essere una tranquilla domenica sera e che, invece, ha lasciato tutti col fiato sospeso per diverse ore.

Fabrizio Scarfò