Genova Superbarocca, la meraviglia del Seicento a Palazzo Ducale

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(Servizio di Laura Larcan- Montaggio di Francesco Toiati)

Gli occhi che brillano, le guance che si fanno rosse, l'espressione dolcissima e composta che sembra però trattenere a fatica un sorriso. E il melograno tenuto nelle due manine, frutto simbolo di abbondanza e fertilità. E ancora, le trame di ricami e merletti dell'abito mosso dai bagliori argentei delle stoffe. È la piccola Maddalena Cattaneo capolavoro di Antoon Van Dyck, arrivato eccezionalmente dalla National Gallery di Washington, insieme al pendant del ritratto del fratellino Filippo Cattaneo, immortalato dal grande pittore fiammingo col il fedele cagnolino. Maddalena e Filippo tornano a Genova, per ricongiungersi idealmente con la loro famiglia (i Grimaldi) tra i massimi committenti e protagonisti della straordinaria stagione del Seicento. Epopea d'oro della repubblica del mare, città di commercianti e naviganti, banchieri e armatori, che prestavano soldi ed equipaggi a tutte le potenze del mondo, dall'Europa alle corti sul Bosforo. Epoca che viene raccontata dalla mostra evento "La Forma della Meraviglia", allestita nelle sale del Palazzo Ducale di Genova, dal 27 marzo al 10 luglio, e che fa parte del progetto "Superbarocco" in gemellaggio con la rassegna romana alle Scuderie del Quirinale. E quanto è barocco Palazzo Ducale, palcoscenico ideale per raccontare l'estro, i virtuosismi, la teatralità, l'esuberanza, le raffinatezze dei protagonisti del Seicento. Basta solo entrare nella vertiginosa Cappella dei Dogi per scoprire, appunto, la Forma della Meraviglia. La mostra è un viaggio tra i grandi maestri, soprattutto stranieri, attratti a Genova dalla luce dei suoi signori e mecenati. Rubens, Van Dyck, Puget, accanto a Bernardo Strozzi, Valerio Castello, Gregorio De Ferrari. Ritratti e scene di vita, allegorie e fasti di corte, tele gigantesche e sculture imponenti, con prestiti da musei stranieri dagli Stati Uniti e Francia. "Superbarocco" non è solo Palazzo Ducale, ma una mostra diffusa sul territorio, con altre rassegne di approfondimenti tematici articolate tra i più bei palazzi di Genova, compresi i leggendari Rolli. Palazzo Bianco e Palazzo Spinola imperdibili. "La mostra è un inno a Genova, alla vita, alla libertà, perché Genova nel suo secolo d'oro era una città libera con più committenti, libera di esprimersi, di far nascere più stili, ed ecco così un barocco superbo", dichiara Ilaria Cavo, assessore alla cultura della Regione Liguria, al fianco di Comune e del Palazzo Ducale.