L'eruzione dell'Etna: lava e cenere dal cratere di Sud Est

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L'Ingv di Catania, a proposito dell'eruzione dell'Etna del 19 aprile 2020, comunica che l'attività di fontana di lava si è gradualmente attenuata fino a cessare. Anche la cospicua emissione di cenere, che ha generato un pennacchio che si è innalzato fino a circa 5 km di altezza dai crateri spinto verso i quadranti orientali del vulcano dai venti dominanti, si è progressivamente attenuato. Si precisa inoltre che la colata è invece relativa ad un accumulo e successivo rotolamento sui fianchi del cono di materiale piroclastico emesso durante le fasi di fontanamento. L'attività odierna è iniziata intorno alle 6,30 del mattino con l'avvio di una attività stromboliana al «cono della sella» del Nuovo Cratere di Sud Est ed ha partire dalle 7.15 si è gradualmente evoluto in una fontana di lava.

L'attività ha generato l'emissione di un pennacchio di cenere che nelle fasi iniziali era piuttosto blanda e poi è progressivamente aumentata di intensità. La cenere è ricaduta sul versante orientale del vulcano per la maggior parte in Valle del Bove e sono state segnalate ricadute di materiale fine anche sull'abitato di Zafferana. Infine si segnala che continua, con modeste fluttuazioni rispetto a quanto comunicato sinora, l'attività stromboliana al cratere Voragine, iniziata nel settembre 2019.