Etna, nuova eruzione con boati ed emissione di cenere: allerta gialla della Protezione Civile

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Etna, la nuova fase eruttiva preoccupa con una frattura che si è aperta sul versante sud-est. La Protezione Civile ha disposto il passaggio di livello di allerta da verde a giallo. Una colata bene alimentata fuoriesce dall'apertura dirigendosi verso il desertico versante sud puntando i monti Barbagallo e Frumento Sud. Il fronte più avanzato ha raggiunto quota 2.600 metri. Dalla frattura si registrano boati ed emissione di cenere che sospinta dal forte vento d'alta quota si dirige verso est, sul mare, ma non è presente il fenomeno delle fontane di lava.

«Tale valutazione è basata sulle segnalazioni delle fenomenologie e sulle valutazioni di pericolosità rese disponibili dai Centri di Competenza che per l'Etna sono l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Osservatorio Etneo e Sezione di Palermo) e il Dipartimento Scienza della Terra dell'Università di Firenze. L'innalzamento del livello - spiega la Protezione civile - determina il potenziamento del sistema di monitoraggio del vulcano e l'attivazione di un raccordo informativo costante tra la comunità scientifica e le altre componenti e strutture operative del Servizio nazionale della protezione civile. Il Dipartimento della Protezione Civile condivide tali informazioni con la struttura di protezione civile della Regione Siciliana che, soprattutto in relazione a scenari di impatto locale, allerta le strutture territoriali di protezione civile e adotta eventuali misure in risposta alle situazioni emergenziali». «Indipendentemente dalle fenomenologie vulcaniche di livello locale, che possono avere frequenti variazioni, persiste una situazione di potenziale disequilibrio del vulcano. Occorre quindi tener presente - viene rilevato - che i passaggi di livello di allerta possono non avvenire necessariamente in modo sequenziale o graduale, essendo sempre possibili variazioni repentine o improvvise dell'attività».