Reati tributari e fiscali, estorsione e indebito utilizzo di carte di pagamento: sono le contestazioni che stanno portando all'arresto di 34 persone in carcere o ai domiciliari, tra Lombardia e Calabria. L’ordinanza di custodia cautelare è stata chiesta dal sostituto procuratore di Como Pasquale Addesso, al termine dell’indagine condotta militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Como e delle Compagnie di Como e Olgiate Comasco della Guardia di finanza e dalla Squadra Mobile di Milano.
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Sequestrati beni per oltre 13 milioni di euro, comprese abitazioni riferibili a un commercialista tenutario di scritture contabili di società della cosca di ‘ndrangheta dei Piromalli. Le indagini hanno consentito di fare luce su un complesso sistema fraudolento che, attraverso lo sfruttamento illecito di numerose società cooperative e l’emissione costante di fatture per operazioni inesistenti, garantiva ingenti guadagni agli indagati, alcuni dei quali vicini alla criminalità organizzata calabrese.
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