Catanzaro, 'ndrangheta sulle pompe funebri: le intercettazioni

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La mano della 'ndrangheta anche sulle pompe funebri e sui servizi di trasporto sanitario. 24 arresti su ordine dei magistrati di Catanzaro. Fra loro ci sono l'ex deputato di centrodestra, Pino Galati, finito ai domiciliari, e un ex consigliere comunale di Lamezia Terme. L'operazione chiamata "Quinta bolgia" tocca settori della sanità e della pubblica amministrazione. Sequestrati beni per un valore di dieci milioni di euro.

«Due gruppi imprenditoriali 'ndranghetistici» avevano realizzato negli anni «un assoluto monopolio nel redditizio settore delle autoambulanze sostitutive del servizio pubblico, delle onoranze funebri, della fornitura di materiale sanitario, del trasporto sangue e altro ancora». È quanto emerso dall'operazione «Quinta bolgia» messa a segno dai militari del nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza di Catanzaro, coordinati e diretti dalla procura della Repubblica - Dda di Catanzaro, con la collaborazione dello Scico di Roma. Nel mirino dei finanzieri è finito il «Gruppo Putrino» che, secondo quanto ricostruito dai finanzieri di Catanzaro, «è riuscito sin dal 2009 ad acquisire una posizione di dominio nello specifico mercato, aggiudicandosi la gara di appalto relativa alla gestione del servizio sostitutivo delle ambulanze del 118 bandita dall'Asp di Catanzaro». Gruppo che «dal 2010 e sino al 2017 ha continuato a operare in assenza di una gara formale» attraverso proroghe «ottenute in considerazione dei privilegiati rapporti tra i vertici del gruppo criminale e numerosi appartenenti di livello apicale dell'Asp di Catanzaro» nei confronti dei quali vengono contestati «plurimi episodi di abuso d'ufficio». L'altro gruppo coinvolto dall'inchiesta è «Rocca».