Arbitro donna insultata, lei torna in campo: per il giovane calciatore espulsione dal club

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A prescindere da quale sarà la decisione del giudice sportivo regionale la sua carriera calcistica a Treporti può considerarsi conclusa. E quei genitori che dalla tribuna hanno dato vita alle offese una volta identificati verranno allontanati dalla società. Per sempre. È questa la decisione del calcio Treporti, Venezia, dopo gli insulti a sfondo sessista rivolti ad un arbitro donna. E soprattutto dopo il pesantissimo gesto di un ragazzino di appena 14 anni, che di fronte alla stesa direttrice di gara si è abbassato i pantaloncini, facendo poi riferimento a delle pratiche sessuali. Nel mirino della maleducazione e delle offese sessiste è finita Giulia Nicastro, 22enne con una quarantina di partite alle spalle, anche di categoria superiore rispetto a quella di mercoledì sera, tra Miranese-Treporti del 10emo Torneo Sottana, manifestazione riservata ai Giovanissimi regionali in corso alla Gazzera. Iscritta alla sezione Aia di Venezia, Giulia è rimasta turbata da quanto accaduto. Ma anche rincuorata dalla tanta solidarietà ricevuta. A partire dall'intera Aia e da tutto il mondo dello sport, per arrivare al presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, che ha invitato la direttrice di gara a non mollare. Una volontà che Giulia ha già manifestato ai vertici provinciali Aia, tanto da scendere in campo, con il sorriso, già ieri pomeriggio a Martellago, sempre per un torneo della categoria Giovanissimi.