Chiesa di Santo Spirito in Sassia. Il degrado a San Pietro (a pochi metri dal colonnato)

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Degrado, sporcizia, immondizia continuano a devastare la zona di San Pietro. Stamattina davanti alla chiesa di santo Spirito in Sassia, accanto al quartier generale dei Gesuiti e a cento metri dal colonnato berniniano, i turisti si sono trovati davanti ad una improvvisata mini tendopoli sorta nottetempo sul sagrato di questo gioiello barocco ma fondato nell'VIII secolo e meta di pellegrinaggi per il culto della misericordia voluto da San Giovanni Paolo II. Accanto a questa chiesa vi è anche l'ingresso dello storico complesso architettonico dell'ospedale di Santo Spirito.

Davanti al degrado le proteste e le lamentele dei residenti continuano a cadere nel vuoto: ogni notte tutta l'area vaticana si trasforma in una sorta di accampamento selvaggio con cartoni sparpagliati in ogni angolo, cumuli di rifiuti e spesso anche deiezioni organiche negli angoli.

In vista del Giubileo del 2025 il Vaticano ha chiesto ufficialmente alle istituzioni italiane di combattere il decadimento dell'area, probabilmente dimenticando che sin dall'inizio del pontificato Papa Francesco ha invitato senzatetto ed emarginati presenti nella Capitale a trovare in Vaticano un punto fermo sul quale fare sempre affidamento.

Degrado, sporcizia, immondizia continuano a devastare la zona di San Pietro. Stamattina davanti alla chiesa di santo Spirito in Sassia, accanto al quartier generale dei Gesuiti e a cento metri dal colonnato berniniano, i turisti si sono trovati davanti ad una improvvisata mini tendopoli sorta nottetempo sul sagrato di questo gioiello barocco ma fondato nell'VIII secolo e meta di pellegrinaggi per il culto della misericordia voluto da San Giovanni Paolo II. Accanto a questa chiesa vi è anche l'ingresso dello storico complesso architettonico dell'ospedale di Santo Spirito.

Davanti al degrado le proteste e le lamentele dei residenti continuano a cadere nel vuoto: ogni notte tutta l'area vaticana si trasforma in una sorta di accampamento selvaggio con cartoni sparpagliati in ogni angolo, cumuli di rifiuti e spesso anche deiezioni organiche negli angoli.

In vista del Giubileo del 2025 il Vaticano ha chiesto ufficialmente alle istituzioni italiane di combattere il decadimento dell'area, probabilmente dimenticando che sin dall'inizio del pontificato Papa Francesco ha invitato senzatetto ed emarginati presenti nella Capitale a trovare in Vaticano un punto fermo sul quale fare sempre affidamento.