Fuga di primavera al Parco Sorgenti di Riardo riportato all'antico splendore dal Fai

Parco Sorgenti a Riardo
di Sabrina Quartieri
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Sabato 29 Aprile 2017, 15:10 - Ultimo aggiornamento: 30 Aprile, 17:18

In sole due ore ci si lascia alle spalle il Colosseo e si salutano le ancestrali sorgenti d’acqua del Casertano dove gli antichi Romani usavano fermarsi per una tappa ristoratrice durante i lunghi tragitti di rientro verso la Capitale. Tra boschi di querce, sopiti vulcani e millenarie catene montuose, ai piedi del borgo medievale di Riardo si nasconde - nonostante i suoi 135 ettari di estensione - il Parco delle Sorgenti Ferrarelle. Un angolo di verde ancora sconosciuto ai più, che è possibile visitare grazie ad un progetto di valorizzazione del territorio portato a termine dal FAI insieme al Fondo per l’Ambiente Italiano come partner. Dal 2010 sono stati realizzati infatti diversi interventi, dalla messa a dimora di colture storiche al restauro conservativo di un’antica masseria, fino alla piantumazione di migliaia di alberi. 
 

 

Per continuare a garantire alle sorgenti un ambiente incontaminato, l’area ospita quindi solo colture molto resistenti, che richiedono principalmente acqua per la loro sopravvivenza: si va dal grano tenero e duro al nocciolo, fino ai 15mila ulivi presenti, con una fibra molto forte e le radici che aiutano a combattere l’erosione del terreno. Non mancano le aree boschive, con querce, lecci e aceri secolari, mentre per gli amanti del birdwatching, occhi all’insù per avvistare rapaci e aironi. A popolare l’area, ci sono infine milioni di api, che abitano le 80 arnie presenti. Fulcro del Parco, come punto di accoglienza e di ristoro per i visitatori, la Masseria Mozzi, storica dimora riportata alla luce attraverso lavori di restauro, messi a punto con la supervisione del FAI. La riqualificazione, estremamente rispettosa delle forme rurali tradizionali, ha permesso di ripristinare il profilo originale della struttura, rendendola perfettamente autentica e coerente con la storia del luogo.

Qui è d’obbligo una tappa gourmet per un pranzo a base di prodotti stagionali locali, dai pomodori agli ortaggi, fino ai formaggi con il miele e al maialino al forno con patate. Visitabile tutto l’anno gratuitamente, il Parco si svela attraverso un tour che parte dal punto FAI, attraversa diversi ambienti come il bosco, l’orto e le sconfinate distese di grano, e termina alle sorgenti per assaggiare l’acqua così come esce dalla fonte. E chissà che, come ipotizza lo scrittore Nicola Dante Basile, durante lo storico incontro di Teano, il re Vittorio Emanuele II e Giuseppe Garibaldi, non abbiano davvero brindato all'Italia con un bicchiere d’acqua di Riardo. Per informazioni: www. masseriadellesorgenti.it: tel. 0823/1683975. Da Roma, si prende l’A1/E45 direzione Napoli e si esce a Caianello. Dal casello sono circa venti minuti di strada in direzione Riardo. 










































 

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