“Una storia di successo quella di Qatar Airways, che ha il suo principale hub in uno dei Paesi più sicuri al mondo”. A complimentarsi per i numeri raggiunti in poco tempo dalla compagnia aerea che fa base a Doha è l’Ambasciatore del Qatar in Italia Abdulaziz Bin Ahmed Al Malki Al Jehani, presente alla conferenza stampa che si è tenuta a Firenze, per raccontare le novità del vettore per il prossimo anno. A pochi mesi dal 2017, quando Qatar Airways celebrerà il 20esimo anniversario dalla sua nascita, la giovanissima compagnia pluripremiata da Skytrax che cresce di più al mondo e che conta una moderna flotta di 184 aeromobili, annuncia un’importante novità per i viaggiatori: chi farà scalo a Doha, d’ora in poi potrà fermarsi in città da un minimo di cinque ore ad un massimo di 96, senza pagare il visto. La destinazione è ideale per godersi le atmosfere del deserto e dei suk tipici dei Paesi arabi. Uno stop-over perfetto, soprattutto considerando che, come ricorda il Ceo del gruppo Akbar Al Baker, “l’80 % della popolazione del mondo riesce a raggiungere l’aeroporto internazionale Hamad di Doha con sei ore”.
E l’esperienza per una breve vacanza in Qatar comincia proprio dall’elegante scalo di design, che offre hotel, diversi locali gourmet, una piscina e circa 70 outlet per fare shopping, anche in boutique di lusso. Ancora, la compagnia che al momento conta più di 150 destinazioni (quattro in Italia tra Milano, Venezia, Roma e quella recente di Pisa, che presto avrà un volo al giorno), dopo l’apertura dell’ultimo scalo a Helsinki, nel 2017 raggiungerà anche Auckland, Lusaka, Sarajevo, Skopje, Libreville, Nizza, Chiang Mai e Douala. Rispetto invece al business degli hotel, su cui la compagnia punta molto, si sta pensando di aprire un hotel a New York, dopo quelli di Ginevra, del Regno Unito e di Doha. E se in Sudamerica si è scelto di investire nel vettore Latam, in Italia Qatar Airways sta ancora valutando se chiudere un accordo con Meridiana, “per farla crescere in termini di nuove destinazioni - spiega il Ceo - e non solo in Italia. Ma puntiamo anche sull’occupazione, vogliamo dare lavoro ai giovani. L’accordo però non è garantito - precisa Al Baker - e verrà sottoscritto solo se Meridiana metterà in pratica le nostre condizioni”. Telegrafico il Ceo sul dato che riguarda i passeggeri italiani che usano Qatar Airways: “Non posso dare questo tipo di informazioni. Comunque, il calcolo è facile. Basta moltiplicare il numero di posti a sedere con quello dei voli che effettuiamo.