Neve, caldo, neve. Questo pazzo inverno bianco

Thomas Mussner, direttore generale di Dolomiti Superski
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Lunedì 31 Marzo 2014, 12:42 - Ultimo aggiornamento: 4 Aprile, 23:52
Fiocchi di neve a volont, temperature sopra la media, poi ancora neve, di nuovo caldo: un inverno pazzo che per resiste. Almeno in quota: la neve tanta e in tante localit si scia fino a Pasqua e anche oltre. Intanto si tirano le somme. Abbiamo chiesto agli «addetti ai lavori» di fare il punto della situazione. Loro ci hanno risposto così…





THOMAS MUSSNER, direttore generale di DOLOMITI SUPERSKI, da un anno e mezzo alla direzione del comprensorio sciistico più grande del mondo:





Come sta andando la stagione invernale e come la interpretate?

«Ci avviciniamo al termine di una stagione difficile. È stata caratterizzata da eventi meteorologici straordinari, con forti e frequenti nevicate e periodi di pioggia e temperature alte, che hanno influenzato negativamente la performance delle vendite. All'inizio della stagione fino al 26 dicembre abbiamo constatato che la voglia di sciare c'è, visto che fino a quella data abbiamo registrato un +6% sulle vendite della stagione precedente.

Dal 26 dicembre in poi abbiamo avuto impianti e paesi interi chiusi per giorni in seguito a mancanza di corrente dovuta a guasti alle linee aeree in seguito alle forti nevicate (Cortina d'Ampezzo e Arabba/Marmolada). La performance vendite è calata notevolmente in seguito a questi eventi, che si sono ripetuti più volte durante i mesi di gennaio e febbraio, specialmente nei fine settimana. Ne hanno patito soprattutto quelle località che lavorano molto con clienti giornalieri. Questa stagione ci ha dimostrato in maniera inequivocabile che siamo dipendenti dalle condizioni meteorologiche. E il rischio meteorologico è passato completamente in capo agli impiantisti, dato che i clienti sono muniti di smartphones, app e canali internet che predicono in meteo in maniera localizzata e sempre più affidabile, influenzando notevolmente il comportamento d'acquisto skipass. Il cliente settimanale è meno sensibile, magari ritarda l’acquisto dello skipass di 1-2 giorni. Inoltre, quest’anno Pasqua è tardi e non ci sarà di grande aiuto. Fortunatamente nelle settimane di bel tempo a fine febbraio/inizio marzo abbiamo recuperato in parte il calo precedente».



Tanta neve - è un bene o un male?

«Per l'immagine, il marketing, la comunicazione è sicuramente un bene. Inoltre, quest'anno in altri luoghi nostri concorrenti, specie all'estero, la neve invece è mancata. Questo fatto ha portato ad uno spostamento di clientela estera verso le nostre zone. Quando è troppa in breve tempo però, abbiamo visto che la neve causa problemi di diverso tipo».



Vista la tanta neve, gli impianti di innevamento sono serviti di meno?

«Non necessariamente. Ad inizio stagione sono stati impiegati a pieno regime come sempre. Nessuno poteva prevedere che sarebbe caduta tanta neve naturale. Ad inizio stagione bisogna fare l’innevamento di base con gli impianti, per poter garantire la sciabilità delle nostre piste, rispettando le date di apertura comunicate in precedenza. Durante la stagione poi, sono stati impiegati di meno, ovviamente. Purtroppo però, i risparmi sono stati resi vani dalle spese extra occorse per opere di bonifica (sparo valanghe, più corse con i battipista, ecc.). Verso fine stagione, quando le giornate si sono fatte calde e le notti fredde, in alcune zone gli impianti di innevamento sono tornati in funzione».



Quali sono le vostre previsioni per il fine stagione?

«Molti clienti che prima si fermavano più a nord, quest’anno sono venuti da noi per la mancanza di neve altrove e confidiamo nel fatto che abbiano scoperto le bellezze delle Dolomiti quale meta sciistica e che tornino da noi anche in futuro. Per il fine stagione speriamo di poter eguagliare la stagione scorsa in termini di incasso e di passaggi, onde poter garantire anche in futuro l'alto standard di qualità che ci contraddistingue».







LUCA MORETTI, presidente APT LIVIGNO:



Com’è andata questa stagione invernale in Alta Valtellina?

«Per Livigno è stata una stagione ricca di neve, era dal 1951 che non si registravano precipitazioni così abbondanti, con un periodo no-stop da Santo Stefano fino alla fine di febbraio. A metà ottobre avevamo già aperto parte delle piste da fondo, coperte quest’anno da innevamento programmato, e questo grazie alla quota (1816 metri) in cui si trova Livigno, cosa che ci permette di anticipare notevolmente l'inizio della stagione invernale e anche di prolungarla fino a metà maggio, quando chiuderanno gli ultimi impianti di risalita in quota».



E in termini di presenze quali sono i dati registrati?

«Per quanto riguarda le presenze, finora registriamo un + 5% rispetto all’anno scorso con il tutto esaurito nei classici periodi di Natale e Carnevale e con un record storico che riguarda il periodo pre-natalizio 2013, in cui da diversi anni proponiamo una promozione che prevede la gratuità dello skipass a fronte del soggiorno nelle strutture convenzionate per almeno 4 notti in hotel e 7 in appartamento. Si tratta di un'offerta che ripresentiamo anche a fine stagione, dal 5 aprile al 1° maggio e quest’anno sarà davvero una fine stagione con i fiocchi».







Infine, un bilancio della stagione invernale del comprensorio dell’ADAMELLO SKI:





«La stagione sciistica proseguirà fino al 30 aprile (data ufficiale di fine stagione per il comprensorio Adamello Ski) ma il bilancio denota già da ora un trend positivo. Merito di una somma di fattori che hanno contribuito tutti insieme ad affollare le piste di Pontedilegno-Tonale. Innanzitutto le abbondanti nevicate, come non si verificavano da parecchi anni, che hanno risvegliato nella gente la voglia di montagna e di sci. Le montagne austriache hanno invece accusato il duro colpo di un inverno senza neve: il nostro comprensorio sciistico ha beneficiato indirettamente anche di questa situazione calamitando gli sciatori d’oltralpe. Inoltre, il Consorzio Adamello Ski ha saputo interpretare per tempo la ripresa di alcuni mercati stranieri lavorando sui loro trend di crescita. Il successo che stiamo registrando ad oggi va attribuito alla somma di queste azioni e le ottime condizioni di innevamento di tutta la ski area lasciano presagire interessanti risultati in termini di presenze turistiche fino a Pasqua.



Qualche dato sulla vendita degli skipass?

Per quanto riguarda la vendita degli skipass, il calo della vendita di skipass da 1 e 2 giorni riferiti al turismo «pendolare» del bacino di Brescia, Bergamo e Milano va attribuita proprio alle forti nevicate che si sono verificate molto spesso a cavallo dei fine settimana di gennaio e febbraio, si tratta però di un trend che ha mostrato segnali di ripresa nel mese di marzo. La vendita degli skipass plurigiornalieri (5-7 giorni) è contraddistinta invece dal segno positivo, con una crescita che va oltre il 12%, ed è frutto dell’intensa attività promo-commerciale attuata negli ultimi due anni dal Consorzio Adamello Ski e rivolta a numerosi e diversificati mercati; l’obiettivo del Consorzio sarà quello di continuare a promuovere in maniera incisiva la destinazione Pontedilegno-Tonale per mantenere positivo il trend di crescita anche per le prossime stagioni invernali.





Al buon andamento delle vendite degli skipass corrisponde un altrettanto positivo trend del comparto alberghiero. A confermarlo è Stefano Negri, presidente dell’Associazione albergatori del Tonale: «Siamo oltre la metà della stagione e possiamo rilevare un miglioramento rispetto all’anno scorso, mi spingo ad ipotizzare che il 2013-2014 ci potrà dare soddisfazione al pari delle migliori passate stagioni invernali. C’è un’evidente presenza di turisti stranieri, alcuni provenienti da mercati nuovi per la nostra destinazione sciistica come la Russia, l’Ucraina, la Germania, la Svezia e l’Olanda. Abbiamo avuto un buon ritorno di inglesi e danesi e delle buone conferme da parte di Polonia e Repubblica ceca, due mercati in ripresa».



I NOSTRI CONSIGLI

Dolomiti Superski: www.dolomitisuperski.com

Livigno: www.livigno.eu

Adamello Ski: www.adamelloski.com
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