Narni, il borgo umbro dove aveva sede il Tribunale dell’Inquisizione

Narni Sotterranea
di Valentina Venturi
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Lunedì 19 Ottobre 2020, 12:02 - Ultimo aggiornamento: 16:13

Se lo avesse saputo, Jean-Jacques Annaud avrebbe diretto Sean Connery e la pellicola "Il nome della rosa" a Narni. A un'ora da Roma, nel borgo umbro esiste un luogo segreto rimasto intatto fino al 1979: un antico convento domenicano, con al suo interno una chiesa del XII secolo e un corridoio che conduce in una grande sala, la Sala dei Tormenti. Così chiamata già nei documenti degli archivi vaticani, qui dalla metà del XVI secolo dopo il Concilio di Trento, fino alla metà del XIX secolo aveva una sua sede il Tribunale dell’Inquisizione.

Qui era presenta un'unica cella carceraria, rimasta quasi completamente intatta, al cui interno i prigionieri cercavano sollievo intagliando graffiti che riportavano messaggi di pace, libertà e giustizia scritti con un linguaggio segreto fatto di simboli massonici, alchemici e cabalistici. Un luogo magico riportato alla luce grazie all’Associazione Culturale Subterranea (https://www.narnisotterranea.it/), nata nel 1994 e portata avanti da un gruppo di volontari che da anni operano a Narni.

Guide appassionanti e appassionate e percorsi contingentati permettono di godere dei misteri di un passato che ci appartiene ma che troppo spesso ignoriamo.

Dalla religione, a Narni si passa alla scoperta della capacità edificatrici dell’uomo: si può percorrere l’unico acquedotto romano aperto al pubblico in Italia. Chiamato “Formina”, è forse stato costruito dal curator aquarum Nerva, nel 27 d.C. sotto l’impero di Tiberio. Lungo quasi 13 km, si snoda lungo le pendici delle colline, attraversa tre monti, altrettanti trafori e supera dei corsi d’acqua. La visita, possibile solo da maggio ad ottobre su prenotazione, in questo momento è sospesa causa Covid-19, ma quando sarà di nuovo accessibile è un’esperienza da non perdere.

 Ma Narni non è solo sotterranea: ci sono appuntamenti culturali lungo tutto l’anno. Ad ottobre si è svolta la quinta edizione del "Festival della Sociologia" e la prima edizione di "Narni Città Teatro" intitolata "Nascita”; una manifestazione a cura di "LVF - Lunga Vita Festival" di Ilaria Ceci e Davide Sacco.

"Cadute Necessarie” sarà il sottotitolo della prossima edizione: «Insieme alle fasi dell’essere vivente - dichiara il direttore artistico - , attraverso le drammaturgie scelte prenderà forma il racconto di Narni nella sua pienezza, con la proposta di spettacoli che non sarà possibile vedere altrove. Non vogliamo essere Romaeuropa o Spoleto, vogliamo essere l’idea di portare il teatro fuoridal teatro».

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