Mascherine in aereo, quando servono? Da Ryanair a EasyJet ecco le regole per ogni compagnia

Voli senza mascherina: ecco le compagnie aeree che hanno tolto l'obbligo a bord
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Martedì 5 Aprile 2022, 15:04 - Ultimo aggiornamento: 18:37

Mascherine in aereo sì o no? In vista delle vacanze di Pasqua questa è la domanda che si pongono molti viaggiatori. La risposta è che dipende dalla compagnia aerea e dalla destinazione di arrivo.

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Le compagnie aeree

Compagnie aeree come EasyJet, British Airways,Jet2.com e Tui Airways oltre alla low cost norvegese Norwegian Air e la polacca Lot hanno infatti rimosso l'obbligo a bordo. Bisogna però prestare attenzione perchè in alcuni casi la mascherina viene richiesta se il paese di partenza o arrivo prevede tale obbligo all'interno dei vettori. 

Lo stop alle mascherine a bordo degli aerei inglesi però ha causato anche disagi: il 5 aprile sono stati cancellati oltre mille aerei delle compagnie aeree Easyjet e British Airways (Ba), a causa del numero record di loro dipendenti in malattia per il Covid. Easyjet il 5 aprile ha cancellato altri 60 voli, a fronte di un tasso di assenza del
suo staff raddoppiato rispetto ai livelli normali.

Ecco una guida con tutte le regole attualmente in vigore nei voli nazionali e internazionali delle principali compagnie.

Voli in Italia

In Italia fino al 30 aprile per tutti i voli nazionali vige l'obbligo di mascherina ffp2 come per tutti i mezzi di trasporto di lunga percorrenza. La regola vale anche per navi, traghetti interregionali, treni interregionali, Intercity Alta Velocità, autobus interregionali e a noleggio con conducente.

Così come sul trasporto pubblico locale o regionale, funivie, cabinovie e seggiovie.

Da EasyJet a British Airways, tutte le compagnie che hanno tolto l'obbligo

Dal 27 marzo sui voli EasyJet, compagnia aerea low cost del Regno Unito, non è più obbligatoria la mascherina in tutti i voli all'interno del Regno Unito e su quelli tra Inghilterra, Irlanda del Nord, Jersey, Isola di Man, Danimarca, Svezia, Gibilterra, Svizzera, Ungheria, Islanda e Polonia. Il "via libera" non vale su tutte le tratte: il dispositivo di protezione viene richiesto se la destinazione del volo è un paese in cui è ancora in vigore l'obbligo di mascherina sui mezzi di trasporto (come Italia, Germania o nei voli con la Scozia).  

Anche British Airways e Jet2.com e Tui Airways hanno rimosso l'obbligo di mascherina nei propri voli.

Anche Norwegian Air dal 4 aprile ha abolito l’obbligo di indossare la mascherina a bordo in tutti voli europei, mentre precedentemente l'uso era caduto solo nelle tratte tra paesi scandinavi. La compagnia raccomanda comunque ai passeggeri di verificare le norme e i requisiti nei paesi di destinazione (per non trovarsi sprovvisti di mascherina all'arrivo o alla partenza in aeroporto). Dallo scorso 28 marzo anche il vettore polacco Lot ha abolito l’obbligo. 

Infine a bordo dei voli Wizz Air, è obbligatorio indossare la mascherina a bordo per la durata del volo esclusivamente si viaggi da o verso un paese in cui la legge prevede ancora tale obbligo.

Negli Stati Uniti l’obbligo di mascherina a bordo degli aerei, negli aeroporti e in tutti i mezzi di trasporto scadrà il 18 aprile

Ryanair, Ita Airways e Iberia: mascherina obbligatoria a bordo

Nei voli della low cost irlandese Ryanair è ancora obbligatoria la mascherina a bordo dell'aereo, in particolare quella Ffp2 se la destinazione è Italia, Austria o Germania.  L’amministratore delegato Michael O’Leary però si è detto fiducioso che questo requisito venga abolito da fine aprile o fine maggio. Obbligo di mascherina Ffp2 anche a brodo degli aerei Ita Airways fino al 30 aprile. Per i voli Iberia e Airfrance è richiesta la mascherina chirurgica o Ffp2 a partire dai 6 anni di età. 

 

Dove informarsi prima di partire

Le regole di viaggio sono in continuo mutamento in qualsiasi destinazione per questo è consigliabile consultare i siti istituzionali del Paese di destinazione e la pagina web del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ViaggiareSicuri. 

Insomma paese che vai, regole che trovi. Una situazione che lascia dubbi ai viaggiatori, tanto che EasyJet ha esortato i governi europei ad "avere un approccio coordinato sulla rimozione dell’obbligo, dove possibile, per renderlo facile e chiaro per i clienti”.

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