A Cortina tutto si era fermato il 10 marzo scorso, dopo l'ultimo week end della stagione invernale che aveva visto in pista e sugli impianti una folla mai vista. «A marzo eravamo lanciati in una stagione invernale strepitosa, quando siamo stati bloccati di colpo - spiega il sindaco Gianpietro Ghedina - Ma è stato un pit stop, che abbiamo sfruttato per prepararci a ripartire. Cortina è stata l'ultima a chiudere, anche perché allora le informazioni sul contagio non erano state chiare, ma oggi siamo i primi a ripartire, con un segnale forte della nostra voglia di lavorare. Da questa esperienza Cortina non esce con le ossa rotte, ma fortificata: c'è un grande interesse, c'è ovunque molta voglia di Cortina. Conto su un "effetto rimbalzo" , ci sono 25mila posti letto nelle seconde case; 4.000 negli alberghi. Tanti proprietari di appartamenti e ville hanno deciso che verranno di più a Cortina, nelle loro case, e per periodi più lunghi».
LE REGOLE PER GLI IMPIANTI
A fare gli auguri anche il Presidente della regione Veneto Luca Zaia: «Desidero rivolgere l'augurio di buon lavoro a tutti gli impiantisti delle nostre meravigliose montagne - si legge nel documento - che si apprestano a riaprire gli impianti a fune, consentendo ai visitatori di poter fruire di località eccezionali per bellezza paesaggistica, ricche di cultura e di storia. Sono come novelli pionieri che, con la determinazione e la forza che li contraddistingue, affrontano nuove sfide per andare avanti a testa alta».
I rifugi e gli impianti a fune, hanno messo a punto una serie di norme obbligatorie per la fruizione di alcuni servizi. « Siamo tutti più consapevoli e responsabili, per questo - sottolinea Marco Zardini, Presidente del Consorzio Impianti a Fune - vorremmo che l'abbraccio delle Dolomiti torni ad essere disponibile a tutti coloro che le amano: solo dalla loro cima si può guardare il mondo e i mesi appena trascorsi con una diversa prospettiva, e con una rinnovata energia». Bastano semplici regole: indossare guanti e mascherine, mantenere le distanze, seguire le istruzioni per accedere agli impianti. Verranno messi a disposizione anche dispositivi igienizzanti per le mani. In funivia e in cabinovia si viaggerà con finestrini aperti per consentire l'areazione e la ventilazione, sulle seggiovie non vi è alcuna restrizione se non le regole diposte dagli impianti stessi. «Abbiamo dovuto fare molti interventi - afferma Stefano Illing, presidente del Consorzio Cortina Delicious - ma da domani siamo pronti a riaprire. Tra queste, anche un accordo con un'importante società per la gestione della sanificazione delle funivie tramite un sistema completamente bio. Anche per questa estate siamo pronti a offrire ai nostri ospiti un'esperienza molto ampia: oltre alla montagna e al panorama, la nostra offerta culturale include mostre ed esposizioni all'interno del Lagazuoi Expo Dolomiti, a 2732 metri di quota. Attualmente in corso l'esposizione Winning Ideas Mountain Awards. Seguirà dal 5 luglio la mostra fotografica di Bruno Barbieri vincitore della prima edizione del Lagazuoi Photo Awards, e a settembre il progetto sul K2 e Lino Lacedelli, che fu, tra l'altro, anche vicepresidente di questa società».
GLI ALBERGHI
Per quanto riguarda gli impianti a fune di Cortina, dopo la funivia del Lagazuoi apriranno le 5 Torri, Auronzo, e Col de Varda (Misurina) il 20 giugno, il Cristallo il 26 giugno, Pié Tofana-Duca d'Aosta e Duca d'Aosta-Pomedes il 27 giugno, Fedare, Socrepes, Tofana-Freccia nel Cielo il 4 luglio, e il Faloria il 25 luglio.
Da segnalare che il secondo tratto della Freccia nel Cielo sarà chiuso per lavori per tutta l'estate. È stata invece ripristinata e rinnovata, anche per garantire maggiori spazi di manovra, l'area davanti al Masi Wine Bar. Tra i primi ad aprire anche il Rifugio Mietres, lo scorso 22 maggio. Da domani pronti a ripartire anche molti alberghi, mentre era già aperto dall'11 maggio l'hotel Villa Argentina. Per i primi di luglio, il 90% delle strutture alberghiere sarà aperto. Tutti gli hotel, da 5 a 2 stelle, sono garantiti dal protocollo «Accoglienza sicura» che Federalberghi, Confindustria turismo ed Assohotel hanno condiviso per garantire alle famiglie e agli ospiti, grandi e piccoli, di trascorrere una vacanza indimenticabile, nonostante la situazione sanitaria che ha modificato il nostro modo di vivere. E non solo: dal primo giugno via al progetto, «Andrà tutto bene in vacanza a Cortina» che riguarda una copertura assicurativa in grado di tutelare il turista in caso di contrazione del Covid-19 per un totale di 90 giorni«, grazie all'accordo con Unipol SAI.
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