Irlanda magica e primitiva da vedere, da fare e da gustare: il Wild Atlantic Way

Un viaggio lungo la panoramica strada dell’Ovest bagnata dall’Oceano Atlantico, tra antichi fari per soggiorni romantici, osservazioni astronomiche, isole “set” di film pluripremiati, gastronomica locale e distillerie storiche

Skellig Michael
di Sabrina Quartieri
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Domenica 4 Giugno 2023, 10:57 - Ultimo aggiornamento: 13:49

«Un luogo dalla bellezza selvaggia». Oscar Wilde aveva descritto così il paesaggio austero e solitario, ma a tratti sublime, del Connemara. Un territorio nella contea di Galway che racchiude in sé l’essenza dell’Irlanda primordiale, con la sua vicinanza all’Oceano Atlantico, le spiagge bianche della costa, i villaggi dei pescatori, le verdeggianti brughiere, le scure torbiere e le aspre colline. Ma la regione che ha catturato l’attenzione del celebre scrittore irlandese dell’Età vittoriana è solo una delle aree che, come in un mosaico di affascinanti luoghi, danno vita alla Wild Atlantic Way. Una panoramica strada lunga 2500 chilometri che attraversa ben nove contee (da nord verso sud, Donegal, Leitrim, Sligo, Mayo, Galway, Clare, Limerick, Kerry e Cork) dell’isola anticamente abitata dal popolo celtico dei gaeli. Il percorso è ricco di suggestioni ancestrali in cui immergersi, anche fuori stagione, se si è alla ricerca di emozioni oceaniche, esperienze gourmet e tesori naturalistici arcaici e remoti.

In Irlanda lungo la Wild Atlantic Way: le tappe da non perdere

Una mappa ricca di luoghi stimolanti, anche fuori dai percorsi battuti, per viaggiatori curiosi appassionati di ambientazioni selvagge. Con cinque parchi nazionali, due Dark Sky Reserves, sette aree marine e 63 spiagge Bandiera Blu (43 delle quali con il riconoscimento “Green Coast Award”), la Wild Atlantic Way è una delle strade segnalate più lunghe del mondo, da esplorare concedendosi il giusto tempo per conoscere ogni suo aspetto, dai sentieri panoramici all’eccellenza culinaria, dall’outdoor adrenalinico fino ai soggiorni romantici in antichi fari. 

La Wild Atlantic Way da vedere tra impressionanti scogliere, isole remote e villaggi di pescatori

Atlantiche meraviglie, che valgono il viaggio nell’Irlanda dell’Ovest. Come gli incredibili “set” del pluripremiato film “Gli Spiriti dell’Isola”, in particolare Inishmore Island, la più grande delle isole Aran, nella contea di Galway e Achill Island, che si trova in quella di Mayo. La prima è l’occasione per immergersi in un microcosmo di reticoli di muretti a secco, con il forte preistorico a picco sul mare Dún Aonghasa. L’ambientazione è magica ed è possibile anche ammirarla dall’alto a bordo dei velivoli Aer Arann. La seconda, invece, è la gita in barca per sentirsi dei veri esploratori, in compagnia del capitano Mick Keane della Blacksod Sea Safaris, che guida la “ciurma” alla volta di imponenti scogliere. Si torna sulla terraferma, per accedere al regno della fauna selvatica del Connemara National Park, 2000 ettari tra montagne, paludi e praterie dove non mancano tracce di tombe megalitiche di millenni fa. L’esperienza di ritrovarsi in un paesaggio lunare è al Burren nella contea di Clare: lo stupore è garantito di fronte alla sua pavimentazione calcarea che sembra un merletto e con delle curiose formazioni rocciose a renderlo quasi surreale. La sorpresa continua, perché qui l’ecosistema ospita il 70% delle 900 specie vegetali autoctone dell’isola (da non perdere, verso la Doolin Cave, la Great Stalactite, la stalattite libera più lunga d’Europa, con i suoi 7,3 metri). Celebri non a caso sono, nella stessa contea, sono le Cliffs of Moher, le scogliere dalle altezze vertiginose (ben 214 metri) inserite tra i prestigiosi “Unesco Global Geoparks”: è l’eden del birdwatching, tra pulcinelle di mare, gazze marine in elegante livrea, gabbiani tridattili e falchi pellegrini. Il mare, se calmo, è propizio poi per incontri altrettanto stupefacenti, tra squali elefante e branchi di delfini. Si entra nel “Regno” (è chiamato “The Kingdom”) quando, nella contea di Kerry, si inizia a percorrere The Ring of Kerry, per compiere il periplo della spettacolare penisola di Iveragh. Tra ruvidi ma verdeggianti tratti costieri e placidi borghi marinari, si scorge il villaggio Annascaul che ha dato i natali al marinaio ed esploratore irlandese Tom Crean (la sua incredibile spedizione antartica a fianco di Ernest Shackleton è raccontata nel Kerry County Museum di Tralee). Un altro luogo “set” di riprese cinematografiche è, invece, alle Skellig Islands, dove si trova il monastero Patrimonio Unesco, risalente al 588, Skellig Michael (che significa “Roccia di Michele”). Tipiche dell’ascetismo del primo Cristianesimo irlandese, le sue piccole celle di pietra sulla sommità delle scogliere a picco sul mare non sono estranee ai fan degli ultimi episodi della saga “Star Wars” (le visite però sono sempre meno frequenti, per via delle impervie e pericolanti scalinate dell’isola). Tornando sulla terraferma, c’è ancora un luogo da raggiungere: il  Blasket Centr, nella contea di Kerry, riaperto dopo un importante restyling. La storia che si apprende al suo interno racconta della difficile quotidianità, affrontata con fierezza, degli abitanti delle remote Blasket Islands, evacuate nel 1953.

Il Blasket Centre

La Wild Atlantic Way da fare tra sport adrenalinici, osservazioni astronomiche e corse in funivia

Paesaggi del Nord, da esplorare con scarponcini, zaino e naso all’insù. Il trekking con birdwatching da mettere in agenda nella contea di Donegal è ad Arranmore Island, non lontano dalla costa e collegata alla terraferma ogni giorno della settimana. Salendo a bordo di un kayak, quando l’Atlantico non è agitato, invece, si ammirano dal mare le scogliere accessibili più alte d’Europa: Slieve League (Sliabh Liag). Ancora: la combo bici e traghetto è protagonista del nuovo “Clew Bay Bike Trail”, un percorso attraverso la spettacolare Clew Bay nella contea di Mayo, che conduce fino a Clare Island e Achill Island. La Wild Atlantic Way, inoltre, è la destinazione ideale per l’astroturismo, che sia presso il Mayo Dark Skies Park (contea di Mayo) o all’interno della Kerry International Dark Sky Reserve (contea di Kerry).

Quest’ultima in particolare, è insignita del “Gold Tier Park award”, perché le condizioni del cielo notturno sono davvero speciali e le stelle appaiono eccezionalmente brillanti e vicine. Dalla volta celeste agli abissi, l’immersione adrenalinica da non mancare è a Inishmore, dove subacquei esperti e tuffatori intrepidi prendono d’assalto The Serpent’s Liar (la Tana del Serpente). L’avventura prosegue nel Connemara con le experience proposte da “Real Adventures Connemara”, come il coasteering (un misto tra nuoto, arrampicata su roccia e tuffi), il kayak, il SUP, l’arrampicata e il surf. Le onde da sfidare si ritrovano a Bundoran o a Lahinch nella contea di Clare, dove è imminente l’apertura del National Surf Centre: le sue scuole, le aree attrezzate e i negozi a tema saranno ospitati presso la baia di Strandhill, famosa per le grandi onde da affrontare con la tavola. Infine, se non si soffre di acrofobia, vale il viaggio la corsa in funivia (l’unica d’Irlanda) a 250 metri di altezza per l’isola di Dursey, la più a ovest tra quelle al largo della contea di West Cork. 

Surf nella spiaggia di Strandhill

La Wild Atlantic Way da gustare e da vivere tra fine dining di qualità, distillerie e soggiorni nei fari

Irlanda dell’Ovest terra di esperienze culinarie raffinate, intriganti “tasting” a base di gin e whiskey e di notti romantiche e glamour. Come quelle trascorse nei “pods” dell’Arranomorre Glamping, dei lodge in legno con vista sull’oceano, ideali per i trekkers di Arranmore Island. O ancora, sulla terraferma nell’estremo nord del Donegal, l’Olde Glen Bar & Restaurant (risale al 1768 circa), per stanze di charme e tappe golose segnalate dalla Guida Michelin irlandese. La prestigiosa “Rossa” scrive del posto che ha «un menu fisso con una grande varietà di pesce e crostacei delle coste vicine, tra cui ostriche locali e salmone affumicato in casa». Nel locale vengono poi serviti gin, whiskey e deliziose birre alla spina, in pieno stile “Irish pub”. Nella stessa contea, il fiabesco villaggio di Croithlí ospita la storica The Crolly Distillery, da non perdere con il suo alambicco a fuoco diretto e i pregiati “single malt” legati alla più antica licenza funzionante della regione (oltre 180 anni di storia). Nel piccolo centro di Ardara, si ritrova la tradizione del tessuto irlandese tweed al Triona Donegal Tweed Visitor Centre, che conserva dei preziosi telai di legno manuali. Per un tocco di romanticismo al soggiorno, chi viaggia attraverso la contea di Mayo, famosa per il “Ballina Salmon Festival” (8-15 luglio 2023) dedicato al salmone, deve raggiungere il faro Clare Island Lighthouse: affascinante e isolato, questo speciale luogo a un passo dall’oceano dispone, altresì, di una Torre del 1818 per indimenticabili colazioni all’alba o brindisi al tramonto. Altrettanto suggestivo è il cottage che fa parte di una casa di pescatori ad Achill Island. Ancora: i foodies possono contare su una fitta mappa culinaria, grazie alla ricchezza lungo la Wild Atlantic Way di indirizzi eccellenti. Come il ristorante fine dining An Port Mór, anch’esso segnalato dalla guida Michelin e guidato dal cordiale chef-proprietario Frankie Mallon che, con la sua cucina “irlandese moderna”, lavora frutti di mare di Clew Bay e del Connemara, verdure locali, formaggi artigianali e carne di allevamenti della zona. A Galway, nell’omonima contea che ospita l’“Oyster Galway International Festival” (22-24 settembre) a tema ostriche irlandesi, ci si può sedere ai tavoli del Moran’s Oyster Cottage a The Weir, mentre in città si va alla City Distillery per degustare gin. Gli amanti degli stellati e dei food track possono invece rivolgersi a “Secret Connemara” che organizza tour, mentre un’altra distilleria da visitare si trova alla Kerry International Dark-Sky Reserve: è Skellig Six18 e prende il nome dai 618 gradini necessari per raggiungere la sommità dell’isola Skellig Michael. Curioso è poi, nel borgo marinaro di Dingle, il birrificio chiamato come l’esploratore antartico Tom Crean, mentre a Kinsale vicino Cork (la capitale gastronomica della Repubblica d’Irlanda), un piccolo centro rinomato per la targa che segna il punto di partenza della Wild Atlantic Way, è il pub The Spaniard il posto giusto per una pinta. A Cork, invece, vanno per la maggiore lo stellato Terre, il Bib gourmand Goldie ed Elbow Lane, regni del gusto più squisitamente locale di una terra ancora solitaria e selvaggia. Ne è testimone, su tutti, Mizen Head, più a sud. Una suggestiva penisola dove si trova la Mizen Head Signal Station costruita oltre cento anni fa per aiutare i pescherecci ad affrontare in sicurezza il mare in tempesta nelle ore più buie. 

The Crolly Distillery a Croithlí
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