Catalogna, gli appuntamenti della “Setmana Santa” da non perdere

Dalle antiche rappresentazioni come la “Via Crucis vivente” e la “Dansa de la mort” alle usanze benauguranti del “Dia de Rams”, fino alle tradizioni tipiche della tavola

Dansa de la mort (foto di ACN)
di Sabrina Quartieri
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Giovedì 16 Marzo 2023, 15:17 - Ultimo aggiornamento: 15:18

Celebrazioni singolari e di grande intensità, talvolta sorprendenti, ospitate in una regione spagnola dove la religione cattolica è fortemente radicata e le usanze a essa legate vengono tramandate da secoli, come aspetto identitario della cultura popolare catalana. Sono la Via Crucis “vivente” nel cuore dei Pirenei, la “Dansa de la mort” lungo la Costa Brava, la “Processó del Sant Enterrament” a Tarragona e i “Palmes i Palmons” a Barcellona, momenti spirituali e folcloristici della “Setmana Santa” in Catalogna, attesa quest’anno tra il 2 e l’8 aprile. Quattro occasioni speciali per esplorare il territorio in modo autentico, anche attraverso le tradizioni della tavola. 

Catalogna: le manifestazioni della “Setmana Santa” 

Appuntamenti suggestivi e coinvolgenti, da vivere assieme alla gente del posto. È il ricco calendario della “Setmana Santa” in Catalogna, un’interessante offerta di eventi culturali a sfondo religioso che valgono il viaggio nella comunità autonoma spagnola durante il periodo che va dalla Domenica delle palme al Sabato santo, che precede la Pasqua. 

Verges (foto di Oriol Llauradó)

 

La “Via Crucis vivente” di Sant Hilari Sacalm

Non lontano da Girona, nel cuore dei Pirenei, il paese di Sant Hilari Sacalm ospita ogni Venerdì Santo, da oltre tre secoli, la Via Crucis Vivente. L’appuntamento, che quest’anno ricorre il 7 aprile, consiste in una maestosa rappresentazione che animerà, ancora una volta, questo piccolo centro di circa 5.000 anime con un’emozionante processione pasquale conosciuta persino oltreconfine. A essere coinvolti saranno più di 250 attori, che rappresenteranno figure religiose, misteri e soldati romani (detti “Armats”) durante la messa in scena del cammino di Gesù verso la crocefissione. Un evento della durata di tre ore, per ripercorrere le 14 stazioni ospitate da Plaça de L’Església al Cerro de la Vaga. Culmine della rievocazione sarà il suggestivo momento del Calvario.

 

La “Dansa de la mort” a Verges

Nel piccolo villaggio di Berges a nord di Barcellona, lungo la Costa Brava, il 6 aprile prossimo si svolgerà, invece, la processione del Giovedì Santo, una delle tradizioni religiose più antiche della Catalogna. Prima ci si radunerà a Plaça Major; poi, sfilando, si attraverserà il centro storico del borgo medievale protetto da mura e torri di fortificazione. Tra tutte le strade, sarà l’atmosfera di “Via delle Lumache” a colpire le folle, una strada che verrà illuminata per l’occasione con delle lampade a olio realizzate con i gusci degli animali da cui prende il nome. Momento clou della manifestazione sarà la “Dansa de la mort”, inscenata da cinque ballerini che indosseranno una tuta nera con il disegno di uno scheletro e una maschera a forma di teschio. A guidare la coreografia che prenderà vita al ritmo incessante del suono dei tamburi, sarà il Capdanser, riconoscibile dalla grande falce che terrà in mano, affiancato da un Banderer, agitatore di una grande bandiera nera, da due “scheletri gemelli” - interpretati da dei bambini - con in mano dei piattini di cenere e, infine, da un ultimo personaggio dotato invece di un orologio, simbolo dell’imprevedibilità della morte.

Soldati romani a Verges (foto di Oriol Llauradó)

La “Processó del Sant Enterrament” a Tarragona

Nell’antica colonia romana di Terragona, lungo la Costa Daurada a sud di Barcellona, prenderà vita l’evento più sentito della “Setmana Santa” in Catalogna: la “Processó del Sant Enterrament” (o Processione della Santa Sepoltura). Tutto si svolgerà il tardo pomeriggio del Venerdì Santo nella Part Alta, il centro storico della città dal glorioso passato e dalla ricca eredità archeologica.

Per l’occasione, la località si trasformerà in un luogo di profonda devozione e di ipnotica fascinazione, tra l’oscurità rappresentata dal suono degli “Armats” e la luce nutrita dall’estetica preziosa dei carri allegorici, alcuni dei quali realizzati da artisti di spicco. Su tutti, dal catalano Josep Maria Jujol, considerato l’architetto modernista più capace di elaborare i disegni ornamentali. La tradizione riproposta risale al 1550, ma segue un protocollo del 1860 che prevede oltre 4.000 persone coinvolte nella rappresentazione delle 13 entità, tra confraternite e corporazioni, per accompagnare i 20 misteri (19 più la croce) della Processione dichiarata “Patrimonio d’interesse nazionale” e tra le più importanti del Mediterraneo.

“Palmes i Palmons” per la Domenica delle Palme a Barcellona 

Uno dei riti più singolari delle festività pasquali si terrà, come da tradizione, a Barcellona, capoluogo della Catalogna. Si tratta della celebrazione “Palmes i Palmons” che vede come protagoniste proprio le foglie di palma, anche in versione intrecciate. Sono i doni che verranno offerti dai padrini e dalle madrine ai loro figliocci durante la Domenica delle Palme (o “Dia de Rams”), attesa il 2 aprile. L’usanza rende omaggio all’ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme, accolto, secondo le Sacre Scritture, dalla folla che lo acclama agitando fronde e ramoscelli. I “Palmes i Palmons” saranno anche benedetti durante la processione nota come “la Burreta”, per riportarli a casa in segno di protezione.

Le ricette pasquali tipiche catalane 

Nel periodo della “Setmana Santa” la Catalogna riscoprirà alcune delle pietanze della tradizione, per onorare le festività anche a tavola. Immancabili, tra le tipicità della ricorrenza, saranno i piatti a base di baccalà, proposto sia in padella, che con i ceci o insieme alle patate. Non mancheranno poi, la carne alla griglia servita su delle tegole, e neppure i Bunyols de Quaresma, dei dolci a base di farina fritti nell’olio e zuccherati, prima di essere serviti. Tra le altre leccornie ci sarà infine la Mona de Pascua, una torta decorata con uova di cioccolato, piume colorate e personaggi delle fiabe, per un dulcis in fundo amato dai bambini.

Mones de Pascua (foto di Vicente Zambrano González)
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