Rjukan, il villaggio norvegese baciato per la prima volta dal sole grazie a tre enormi specchi

Rjukan, il villaggio norvegese baciato per la prima volta dal sole grazie a tre enormi specchi
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Sabato 26 Ottobre 2013, 18:41 - Ultimo aggiornamento: 31 Ottobre, 14:58

Una stretta vallata condanna da oltre cento anni alle "tenebre" la cittadina norvegese di Rjukan. Ora, grazie a un progetto che sembra affondare le sue origini nella Magna Grecia o nelle nebbie del Medioevo ma che invece contiene in sé quanto di meglio la tecnologia del settore ha prodotto, questo suggestivo villaggio situato nel Hardangervidda National Park è stato finalmente baciato dai raggi solari.

Tremilacinquecento abitanti a circa 80 km dalla capitale Oslo, Rjukan è letteralmente sprofondata in una vallata circondata da alti rilievi che impediscono al sole di penetrare fino al centro abitato per sei mesi all'anno.

Con il nuovo impianto fornito di giganteschi specchi il problema della mancanza cronica di insolazione sarà risolto e gli abitanti potranno finalmente spegnere la luce elettrica nelle loro case. Secondo il progetto, non molto dissimile da quello che in Italia ha consentito al comune di Viganella, in Piemonte, di battere l'oscurità perenne, tre maxi specchi (eliostati) rettangolari per un totale di 500 metri quadri, installati sulle montagne circostanti, dirigeranno i raggi solari verso la cittadina e in particolare verso la piazza centrale, modificando la loro posizione, e quindi l'angolazione con la quale catturano i raggi, a seconda delle ore della giornata.

Martin Andersen, un artista locale che ha portato avanti il progetto, ha detto che l'idea è nata proprio perchè gli abitanti di Rjukan non avevano mai avuto un luogo dove riunirsi e prendere un pò di sole, senza contare che i bambini della città continuavano ad essere pallidi e privi delle vitamine che una corretta esposizione al sole regala.

Il progetto non è stato nemmeno troppo costoso: poco più di 500 mila euro, suddivisi tra la Norsk Hydro (la centrale elettrica pubblica), il comune e Koro, un ente artistico pubblico norvegese. Andersen ha spiegato alla stampa che ha cercato di realizzare un sogno che coltivava da tempo e che ha sottoposto il progetto anche alla Norsk Hydro, che vi si è subito impegnata, essendo stato «il motore fondativo» della città nel 1905. La sua visionarietà gli ha fatto scorgere in mezzo all'oscurità una piazza finalmente luogo di incontro, con una zona riservata ad una pista di pattinaggio e forse, nelle stagioni più miti, qualche tavolino all'aperto.

Gli specchi sono stati testati il 18 ottobre e diverranno pienamente operativi dopo l'inaugurazione del 31. Per Andersen - come il suo omonimo, un immaginatore di fiabe - sarà la realizzazione «di un posto magico, con una atmosfera magica e che farà la gente un po' più felice».

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