Repubblica Ceca, itinerario verde tra giardini, castelli e città storiche

Repubblica Ceca, itinerario verde tra giardini, castelli e città storiche
di Francesca Spanò
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Venerdì 15 Aprile 2016, 09:50

Geometrie di verde ideate e curate meticolosamente da abili mastri-giardinieri locali. Parchi, giardini, angoli di natura incontaminata. Non sono solo i monumenti a rendere la Repubblica Ceca una destinazione importante a livello turistico, ma sempre più visitatori sono attirati dalle sue oasi naturali che si moltiplicano fuori dai contesti classici conquistando la vista. Architettura florovivaistica, rarità botaniche e specie endemiche da scoprire anche se non si è dei veri esperti del settore. Il tutto tra ville aristocratiche, castelli antichi che nascondono storie e misteri e maestose montagne a fare da cornice. In ognuno di questi spazi nulla è lasciato al caso e negli occhi del viaggiatore scorrono le immagini di un affascinante passato che si incontra magicamente col presente.
 


L’inverno rigido lascia il posto ad una primavera mite e a temperature non eccessivamente calde ed è sempre tempo per guardare i cambiamenti e le sfumature che la vegetazione regala. Le aiuole sono un continuo gioco cromatico cangiante in ogni momento dell’anno, quando la bella stagione finisce ecco che è il periodo giusto per osservare il foliage, ormai una attività amatissima in ogni parte del mondo ed ancora di più qui.
 
Itinerari verdi in Repubblica Ceca

 
Un tour a tema non può non partire da Kromeriz, con i Kvetna Zaharada, eleganti giardini floreali che risalgono al XVII secolo. Furono voluti da Carlo II da Liechtenstein e sono stati inseriti nella Lista del Patrimonio Mondiale Unesco. Nell’angolo barocco c’è un mix di stili olandese e italiano, con la firma tra gli altri degli architetti Filiberto Lucchesi e Giovanni Pietro Tencalla, mentre la vera icona resta la “rotonda”, che però è ottagonale tra composizioni che sono dei veri capolavori. Quest’ultima è pure sede di un alto pendolo di Foucault che è qui dal XIX secolo.  Intorno un porticato di 244 metri, detta Galleria dei Fiori, che si affaccia sul parco ed è carica di statue, sculture e busti. Dal tetto, poi, il panorama è incredibile. Di notevole interesse è la Corte d’Onore del XIX secolo, collegata a due serre chiamate la Tropicale e la Rustica, con flora molto rara. Ancora, il Podzamecka Zahrada, è il giardino del palazzo arcivescovile, ma non è il solo a lasciare senza fiato i visitatori.
 
Praga, dal passato al presente: dalle leggende alla rinascita
 
Camminare lungo le vie di Praga, significa toccare pietre antichissime che sanno di storia e di magia. Se da un lato, dunque, resta ancorata alle tradizioni e ad un periodo lontano, a volte sembra che voglia orientarsi verso la modernità fatta di design anche bizzarro. Eccone un esempio nei Kralovska Zahrada, i giardini reali,che circondano il cinquecentesco palazzo di re Ferdinando. Uno spettacolo di verde in trionfo oggi all’inglese ma nel tempo ridisegnato a seconda delle mode del momento. Al centro anche una fontana rinascimentale “sonora”, perché l’acqua cadendo sul metallo produce un melodioso suono. C’è poi la corte dei Leoni, dove si allevavano le fiere. Fu voluta da Rodolfo II che pare fosse legato a questo animale. Si dice che una strega gli avesse predetto una triste fine, proprio a causa di un leone del suo allevamento. La bestia morì senza toccarlo, ma curiosamente lui scomparve dopo tre giorni.
 
Altro giro a tema riguarda il quartiere Mala Strana con i Ledeburska Zahrada. I giardini di Ledebur, annessi all’omonimo palazzo e realizzati nel XVIII secolo, sono costruiti a terrazze in modo simmetrico, tra scalinare, statue, fontane e balaustre. L’occhio gode nel vedere giardini pensili e un padiglione pentagonale.

E poi, la collina di Letna, che degrada verso le acque della Moldava con vista sulla città è tutto un fiorire di vegetazione con il parco Letenske. All’interno c’è il padiglione di Hanavsky, singolare struttura in stile neobarocco oggi sede di un ristorante, e la più antica giostra d’Europa.

Un’altra oasi da visitare è quella della collina di Petrinske Sade, riconoscibile per l’antenna televisiva con il suo parco che risale al XIX secolo. Vi si trova una miniatura del monumento simbolo di Parigi da scalare per godere di un grande panorama  e altre attrattive come come il Labirinto degli Specchi, l’osservatorio Stefanik raggiungibile con la funivia, il medievale muro della fame costruito dai poveri in cambio di cibo, il belvedere e un profumatissimo giardino di rose. Bellissima, dunque, la visita al Botanicka Zahrada, uno dei due giardini botanici di Praga, anche se il pubblico si innamora pure del giardino giapponese e di Fata Morgana, la serra tropicale.
 
E come dimenticare, poi, la vigna di Santa Chiara, parte del giardino e patrimonio storico nazionale, un monumento verde che ricorda il passato di viticoltura della capitale? Prezioso è, infine, il Pruhonicky Park, con l’Istituto di Botanica dell’Accademia delle Scienze della Repubblica Ceca. Con una collezione di piante autoctone ed esotiche, a livello scientifico è particolarmente importante.
 
Altre idee
 
Non solo Praga però. C'è ad esempio il giardino inglese annesso al centro regionale per le attività ricreative Luzanky a Brno, considerato monumento nazionale. Conserva un interessante padiglione neorinascimentale e 150 diverse specie di piante. Per chi fa un giro a Kuks, infine, c’è il il parco Betlem, conosciuto anche come il “presepe di Braun”. Per i visitatori è bellissimo trovarsi in questa galleria a cielo aperto di statue in pietra, a grandezza naturale e impressionanti nella loro espressività. Si tratta di corpi umani e animali scolpiti da Matyas Bernard Braun e realizzati direttamente sul posto.
 
La bellezza dei parchi nazionali
 
Non sempre è la mano dell’uomo a creare o distruggere meraviglie, come nel caso appunto dei parchi nazionali dove per fortuna la sua azione non è arrivata. Un esempio su tutti è rappresentato dal Parco Nazionale di Sumava, lungo il confine sud-orientale della Repubblica Ceca con Germania e Austria. Istituito nel 1991 e riserva naturale Unesco, è detto pure Parco Nazionale della Selva Boema con vaste zone selvagge. Al confine con la Polonia c’è invece il monte Snezka (1.602 m). Riserva nazionale Unesco, meta ambita dagli sciatori, il Parco Nazionale dei Monti dei Giganti in estate offre 800 km di percorsi escursionistici.
 
 
 
 

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