In Transilvania nel castello di Dracula

In Romania, a Bran, tra fascino e mistero
di Francesca Soanò
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Sabato 2 Gennaio 2016, 12:23 - Ultimo aggiornamento: 4 Gennaio, 13:00

Le nuvole che attraversano lente un cielo di un celeste tenue, circondano la fortezza più famosa e misteriosa della Transilvania. Siamo nel villaggio di Bran e tra bancarelle e il mercatino di souvenir a valle, spicca superba su una rocca l’omonima costruzione, meglio nota come il castello di Dracula. Un vero simbolo della Romania, che rende turisticamente sempre più richiesta l’area a confine con la Valacchia. Il contrasto tra il bianco della costruzione e il rosso dei tetti ha ispirato la descrizione di questo personaggio tanto vicino ai vampiri, quanto cupo e misterioso. Appunto Dracula, protagonista del romanzo di Bram Stoker. Importante, però, è sottolineare che non si tratta del vero maniero che apparteneva storicamente a Vlad III di Valacchia, al quale si ispira. Quello reale, infatti, non esiste più ed era il distrutto castello di Poenari.


Intorno alla metà del Trecento, con l’arrivo imminente degli Ottomani il re ungherese Luigi I D’Angiò pensò di realizzare una immensa opera, alla quale collaborarono soprattutto gli abitanti della vicina Brasov che in questo modo mantenevano il controllo strategico nell’area. Alla fine del secolo fu terminata e nel Quattrocento fu affidata a Mircea il Vecchio ed erano proprio gli anni in cui il villaggio di Bran prendeva forma e vita. Il castello aveva una posizione interessante che attirò pure Vlad l’Impalatore. Dal 1920, invece, divenne residenza dei sovrani del Regno di Romania, mentre nel 1948 fu occupato, quando furono scacciati dalle forze di occupazione comunista. Nel 2009 dopo 61 anni di appartenenza allo stato romeno, il castello è stato retroceduto ai figli della principessa Ileana di Romania.

Chi era Dracula: il personaggio e la storia

Nel 1897 lo scrittore irlandese Bran Stoker, pubblica il romanzo Dracula, legato al racconto di un vampiro che visse in un castello nel cuore dei Carpazi. L’associazione andò subito al personaggio storico Vlad l’Impalatore, il principe di Valacchia che trascorse l’infanzia in Transilvania ed aveva un carattere sanguinoso ed era disposto a tutto pur di fare giustizia. Lo stesso termine Dracula significa “Diavolo" e intanto il famoso testo fu portato in teatro, diventò film e guadagnò molti articoli e recensioni.

Per comprendere meglio la relazione tra il romanzo e il castello, tra le sale ne sono state allestite due con pannelli in romeno e inglese, con elementi che raccontano le differenze tra realtà e fantasia.

Il castello: gli esterni e la parte interna

All’esterno c’è un torrione, nella parte nord e a forma leggermente rettangolare. Doveva evitare che la rocca fosse incendiata. La torre tonda è la più vecchia ma è stata ricostruita dopo l’esplosione del Cinquecento. La torre della porta fu realizzata più tardi, mentre la torre est serviva per lanciare sugli assediatori pietre e legni o versava liquido bollente.

Varcata la soglia, al piano terra, i gradini di pietra della scala di ingresso portano nella sala della torre sud, risalente al Seicento. Accanto ecco un piccolo corridoio di ingresso, mentre le altre stanze al piano terra sono separate dalla torre sud da un cortile interno. Si comincia con la camera delle Guardie, con il tipico camino romeno e immagini antiche del castello. Nella parte destra c’è un corridoio di ingresso con una porta con cornice di pietra in stile tardogotico transilvano. Di particolare interesse, appena all’esterno, sono la cappella di Mircea, la fontana che assicurava l’acqua potabile e la cucina.

Al primo piano c’è l’appartamento della Regina Maria che risale al periodo successivo al 1920. Comprendeva un ingresso, la camera da letto, la nuova sala di toeletta, il bagno, il salotto giallo e il grande salotto. Al secondo piano, invece, c’era l’appartamento del re Ferdinando I. Anche se si sa che lui visitò il castello, ma non ne fu realmente interessato. Al terzo piano, collegato al primo dalla scala segreta, c’è il salotto della musica, la biblioteca e la camera sassone, con elementi di legno finti e stufa decorata con lastre di terracotta, dipinte dagli artigiani sassoni dell’Ottocento. Al quarto piano, ancora, fu allestito un appartamento per il principe Nicola, il figlio della Regina Maria. Riguardava la camera da letto, il salotto, la stanza per gli ospiti, il bagno e il terrazzo. Nel parco, infine, c’è la casa del tè che disponeva delle utilità necessarie per una abitazione. Era perfetta soprattutto per i miniricevimenti in una cornice naturale. Per collegarla al castello, fu creata anche una funivia. C’è poi la casa dell’amministratore, la casa per gli ospiti “la principessa Ileana”.

Informazioni utili

Bran si trova a circa 200 km da Bucarest e quest’ultima si può raggiungere comodamente con Ryanair, che offre periodiche offerte per una destinazione tanto interessante quanto non troppo convenzionale.