È tempo di “Hanami” nel Paese del Sol Levante. Da Nord a Sud passando per la capitale Tokyo, il Giappone, infatti, in primavera mostra il suo volto più amato e ammirato, grazie allo spettacolo della fioritura dei ciliegi. Dopo il lungo letargo invernale, gli iconici alberi detti “sakura” che si risvegliano, prima assumono le sembianze di giganti nuvole sospese bianche e rosa. Poi, in pochi giorni, si spogliano della bellezza delle loro fronde per cederla a fiumi e viali, pronti a riempirsi di incanto, dopo una delicata pioggia corale di petali. Stavolta, però, l’attesissimo “Hanami” è diverso da tutti gli altri: per l’impossibilità di viaggiare e per le forti limitazioni agli spostamenti, a causa dell’emergenza Coronavirus, la natura è rimasta sola a celebrare il suo esuberante momento festoso.
Così, per partecipare all’antica tradizione giapponese di ammirare la fioritura dei “sakura”, non resta che organizzarsi a distanza. Come? Curiosando dalle proprie finestre virtuali tra i luoghi più celebri dell’appuntamento di primavera. Su tutti, quelli della Capitale che, vestita di rosa e di bianco (anche per una recente nevicata), offre un’immagine di sé totalmente diversa. Il tour fotografico alla scoperta del nuovo volto dell’eccentrica metropoli orientale inizia a Tokyo Midtown, rinomato per i 150 ciliegi che colorano le sue vivaci arterie. L’abbondanza di “sakura” presenti rende poi imperdibile la visita dell’incantevole parco Hinokicho, come anche dei quartieri Kabutochō e Nakameguro. Il primo ospita la strada Sakura Dōri, un’iconica via costeggiata da ciliegi che di sera vengono illuminati, per dare un tocco di romanticismo al cuore di Tokyo.
Il secondo è rinomato invece per la suggestiva passeggiata lungo il fiume Meguro, all’interno di una fiabesca galleria di filari rosa. Lo spettacolo continua a Ryūsenji, un tempio buddista Tendai circondato da svettanti fusti che omaggiano il cielo sopra Tokyo con delle soffici nubi colorate, chiamate anche a proteggere la quiete del luogo sacro. I Giardini Rikugien sono invece il perfetto esempio di “eden” del periodo Edo e, per l’“Hanami”, si vestono di una poesia che ricorda i componimenti “waka” e i suoi pittoreschi paesaggi. Basta entrare dal loro ingresso principale, per essere subito rapiti dalla bellezza nostalgica di un maestoso ciliegio piangente che appare come una soave cascata di petali.
Tra i luoghi meno conosciuti, ma altrettanto interessanti per l’“Hanami”, ci sono: il parco Showa Memorial, con oltre 1500 ciliegi in fiore che in questa stagione si uniscono ai tulipani sbocciati; il Koganei, che vanta più di 2000 “sakura” e il Sarue Onshi, affacciato sulla suggestiva area di Tokyo Bay. Basta mezz’ora di treno dal centro e si raggiunge invece il parco Inokashira di Mitaka. Con almeno un secolo di storia e 500 alberi che si rispecchiano nel laghetto, lo spot è da non perdere e le insolite imbarcazioni a forma di cigno ormeggiate a riva rendono il posto fatato. Infine, vale la pena fare una ultima tappa virtuale al tempio Takahata Fudo-son: il millenario luogo sacro di Hino (Tokyo) è uno dei più antichi della regione del Kantō e appartiene alla setta Shingon. Sebbene sia famoso per le ortensie, alle quali è dedicato anche un festival, il sito in primavera esplode di bellezza grazie alle stupefacenti fronde rosa che abbracciano la sua maestosa pagoda.
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