Su un battello d’epoca lungo il fiume Senegal

Senegal - Nave Bou El Mogdad (©Anna Dardanelli)
di Sabrina Quartieri
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Domenica 20 Marzo 2016, 16:24 - Ultimo aggiornamento: 21 Marzo, 18:23

Una crociera fluviale su un battello d'epoca alla scoperta di un'Africa lontana: è il lungo viaggio sul filo del fiume Senegal (ben 250 chilometri di tragitto), che vi  condurrà alla volta di regioni autentiche ed inesplorate, tra avamposti coloniali, oasi naturalistiche, piantagioni, vecchi forti francesi e laboriosi villaggi. Un’esperienza diversa, fuori dai soliti circuiti del turismo di massa, proposta da Il Tucano Viaggi Ricerca, che ha predisposto un programma di dieci giorni molto interessante. E con il valore aggiunto di poter visitare, durante la permanenza, anche la remota isola di Gorée e l’affascinante Lago Rosa. 

IL VIAGGIO TAPPA DOPO TAPPA

Chi arriva a Dakar, non può non fermarsi per dedicare un po’ di tempo alla visita di Gorée. Dichiarata Patrimonio dell’Umanità Unesco, quest'isola, lontana poche miglia dalla capitale del Senegal, è stata teatro di una delle pagine più tristi della storia. E’ da qui che partivano infatti le navi cariche di schiavi per l'Europa o per l'America. Oggi, i luoghi della tratta sono diventati un museo. Nei pressi de “La Maison des Esclaves” si apre, verso il mare, la “Porte du voyage sans retour”, ovvero l'ultimo frammento di Africa che milioni di uomini e donne si portarono via per sempre come ultimo ricordo della loro libertà. Dopo Gorée, ci si prepara a riempirsi gli occhi di bellezza: la tappa successiva è all'affascinante Lago Rosa. Uno specchio colorato grazie alle alghe e ai batteri presenti nelle sue acque. Oltre ad incantare i turisti, questo bacino è noto per la sua incredibile salinità, dieci volte superiore a quella dell’oceano. Fatto che lo rende un’importante risorsa per la popolazione, che raccoglie il sale e lo vende sulle sponde del lago.

Saint Louis è la protagonista del terzo giorno di viaggio: fondata dai francesi nel 1638 in omaggio a Re Luigi XIII, questa località ha rivestito nei secoli scorsi il ruolo di capitale dell’Africa Occidentale francese. Le atmosfere coloniali e la sua posizione, tra la terraferma e un’isola alla foce del fiume Senegal, conferiscono a Saint Louis un sapore unico, in quanto a fascino. Durante il pomeriggio quindi, ci si dedica ad esplorare questo centro. Dichiarato Patrimonio dell’Umanità Unesco, sarà bello conoscerne i luoghi, tra gite in calesse e tour nei quartieri più antichi, con le case dei pescatori, le piroghe colorate e il caotico mercato del pesce. Ed eccoci arrivati al momento in cui ci si imbarca a bordo dello storico traghetto olandese Bou El Mogdad: durante la crociera, si procede lentamente lungo il Senegal, seguendo il corso del fiume fino allo sbarramento di Diama. Una struttura importantissima per l’economia della zona: impedendo all'acqua salata di risalire verso l'interno, si riesce a favorire l’attività agricola, quindi la coltivazione del riso e della canna da zucchero. Una volta superate le chiuse, si costeggia la riserva di Diouling con i suoi canneti, fino all’ingresso del Parco degli uccelli di Djoudj. Istituito nel 1971 e dichiarato Patrimonio dell’Umanità Unesco, questo santuario naturale è il terzo parco ornitologico al mondo. 

Per ammirare la concentrazione maggiore di uccelli è meglio visitare la riserva nei mesi di gennaio e febbraio. Situato sul delta del fiume Senegal, il Djoudj National Bird Sanctuary copre circa 16mila ettari di territorio, tra canali fluviali, stagni, piccoli corsi d'acqua, laghetti e un grande bacino. E’ qui che milioni di uccelli, dopo aver attraversato le immense distese del Sahara si ritrovano per via delle maestose fonti di acqua dolce presenti. Lo spettacolo, con un po’ di fortuna, ha dell’incredibile, per la grande presenza di fenicotteri, pellicani bianchi, cormorani, aquile pescatrici, ibis e anatre. Ripresa la navigazione, si incontrano tappa dopo tappa le vecchie stazioni commerciali sul fiume, da Richard Toll a Dagana fino a Podor. Snodi importantissimi in passato, questi centri vivono ancora oggi di un’economia locale basata sulla coltivazione e sulla lavorazione della canna da zucchero. Per questo è previsto un tour alla scoperta delle tecniche di trasformazione del prodotto agricolo. 

La mattina seguente sarà la volta della passeggiata nella foresta di Goumel e dell’escursione al villaggio di etnia Peul, caratteristico per la forma allungata delle sue capanne. Poi ci si inoltrerà nel cuore del Sahel per raggiungere i territori abitati dalla tribù Toucouleur, luoghi di rara bellezza e di assoluta tranquillità. Imperdibile lo spettacolo di colori delle lavandaie fasciate nei tipici “pagne”, mentre sciacquano i panni nel fiume. L’ultimo giorno, prima di rientrare a Saint Louis (dove si può scegliere di fermarsi 24 ore in più prima di ripartire per l’Italia, via Dakar), ci si ferma a Podor. La cittadina più settentrionale del Senegal si raggiunge dopo aver superato due grandi anse del fiume. Qui le fortificazioni risalenti alla dominazione francese sono ancora maestose e imponenti. Punto strategico sulle rotte mercantili e centro di intensi scambi, Podor preserva l’aspetto urbanistico del passato, così autentico, con le case dei commercianti dai grandi cortili sulle sponde del fiume e gli ex magazzini usati un tempo come depositi di gomma arabica, legno, avorio e, purtroppo, come stanze di detenzione degli schiavi.


LA NAVE BOU EL MOGDAD

E’ lo storico traghetto costruito in Olanda nel 1950 e che assicurò, per ben 20 anni, il servizio postale, di trasporto merci, passeggeri, materie prime e acqua potabile lungo il fiume, da Saint Louis fino a Kayes, in Mali. Dopo molti anni di sosta forzata, la “Bou El Mogdad” è stata trasformata in una nave per turisti che vogliono attraversare il Senegal, come in un romanzo d’altri tempi. Partecipando alla crociera, inoltre, che può essere prolungata per esplorare la savana, si può contribuire ad un’iniziativa di solidarietà: la compagnia di navigazione infatti devolve una quota per ogni passeggero all'associazione locale “Les cantines du sourire”. Questa si occupa principalmente di infanzia, garantendo a molti bambini senegalesi la possibilità di non saltare la colazione, ma soprattutto di farla a scuola. Il pasto offerto al mattino vuole essere infatti un incentivo a frequentare i corsi, diminuendo così il tasso di abbandono scolastico. Per informazioni: Il Tucano Viaggi Ricerca: www.tucanoviaggi.com; marisol@tucanoviaggi.com; tel. +39 011 5187138.

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