Dal muro di chewing gum al museo dei capelli, le attrazioni più disgustose degli Usa

Muro di gomme di Seattle
di Sabrina Quartieri
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Sabato 24 Gennaio 2015, 14:34 - Ultimo aggiornamento: 4 Febbraio, 12:43

Se luoghi famosi come la cattedrale di Notre Dame a Parigi o il Grand Canyon in Arizona richiamano da sempre masse di turisti da tutto il mondo, ce ne sono altri, meno conosciuti, capaci di destare curiosità, per ragioni che con l'arte hanno davvero poco a che fare. Non vere e proprie bufale per il malcapitato turista "fai da te", semplicemente attrazioni che, in quanto a particolarità e caratteristiche, lasciano quantomeno perplessi. A stilarne la lista è Fox News che, secondo quanto si legge sul sito "Care2", ne avrebbe individuate quattro, tutte negli Stati Uniti.

Il muro di gomme a Seattle.

Da lontano appare solo molto colorato. Ma basta avvicinarsi e ci si ritrova di fronte ad una grande distesa verticale di chewing gum masticati, generosamente lasciati da semplici passanti o turisti che sono andati a visitare il muro. Un’usanza che, al di qua dell'Oceano Atlantico, ricorda quella delle monetine lanciate nella Fontana di Trevi a Roma. Si vocifera che, cercando bene, si riesca persino a trovare la prima gomma ‘ciancicata’ che diede inizio a questa particolare ‘opera d’arte’.

Il fungo più grande al mondo. Siamo nella Foresta Nazionale Malheur in Oregon. Si tratta di un'Armillaria ostoyae. Comunemente chiamato "fungo miele", si estende con la sua ragnatela sotterranea per una superficie pari a 800 ettari.

Leila, il Museo di Capelli. Si trova a Independence, in Missouri. La mostra permanente è composta da una vastissima collezione, unica al mondo, di ghirlande e gioielli fatti con capelli umani. Durante il Periodo Vittoriano, pare che indossarli fosse un'usanza molto in voga. I bijoux più antichi risalgono al XVII secolo.

Berkeley Pit. A prima vista potrebbe risultare anche interessante l'ex miniera di rame di Butte, in Montana. Un bacino idrico color rossastro, e niente di più, se non fosse che le acque sono piene di inquinanti tossici, tanto che nel 1995 causarono l'avvelenamento di ben 342 oche.