Weekend a Santarcangelo tra spettacoli, arte e cibo

Skyline dai Cappuccini foto di Gilberto Urbinati Archivio Pro Loco Santarcangelo
di Mariacristina Righi
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Giovedì 14 Luglio 2022, 16:27 - Ultimo aggiornamento: 16:28

Questo weekend è il momento ideale dell’anno per una visita a Santarcangelo di Romagna. Il suo celebre festival, alla 52esima edizione (la più longeva manifestazione italiana dedicata alle arti performative contemporanee) porta nella città natale del poeta e sceneggiatoreTonino Guerra tantissime prime europee di compagnie internazionali per la prima volta in Italia. Ma soprattutto grazie agli spettacoli permette di visitare luoghi insoliti e inaccessibili in altri periodi, oltre naturalmente a quelli canonici. La cittadella medievale di Santarcangelo, sulle colline sopra Rimini, con le sue strette contrade, le scalinate e le stradine in salita, è piacevolmente visitabile da tutti, attraverso un itinerario privo di barriere architettoniche. Percorrendo la salita di via de Bosis, si raggiunge lo Sferisterio cittadino in cui si praticava l’antico gioco del pallone al bracciale. Imperdibile è la visita alla grotta monumentale pubblica tutta cunicoli e stanze in una sorta di labirinto. La visita dura 30 minuti circa.

Santarcangelo di Romagna, la Chiesa Collegiata

Da non perdere la visita alla Chiesa Collegiata, edificata tra il 1744 e il 1758 su disegno dell’architetto riminese Buonamici.

All’interno sono custodite importanti opere d’arte: organo ligneo di Gaetano Callido (1779), pala d’altare del pittore santarcangiolese Guido Cagnacci (1635), Crocifisso di scuola giottesca riminese del ‘300, pala d’altare raffigurante San Michele Arcangelo, opera dell’artista bolognese Giovan Gioseffo dal Sole (17° secolo). La chiesa è accessibile con carrozzina passando dalla porta laterale a sinistra. Nella centrale Piazza Ganganelli si staglia imponente il settecentesco arco eretto in onore del nostro concittadino, il cardinale Lorenzo Ganganelli, divenuto papa Clemente XIV. Percorrendo la centrale via Don Minzoni, nel parco Campo della Fiera, si possono ammirare le fontane ideate proprio da Tonino Guerra. In cima a via de Bosis, svoltando a destra, si può percorrere via Battisti. Si tratta di una delle vie del centro caratterizzata da attività storiche: l’antica Pescheria (XIX sec.) in cui sono ancora visibili gli originari banchi in pietra di San Marino, la Stamperia Marchi. Quest’ultima è accessibile a persone disabili dall’ingresso in vicolo Denzi, avvisando i proprietari. Su prenotazione (tel. 0541 626018) è possibile ammirare la fase di stiratura della tela col Mangano del 17° secolo e quella di stampa con il classico color ruggine e gli antichi stampi intagliati nel legno di pero. La visita guidata è a cura dell’artigiano (durata 30 minuti). Per raggiungere la sommità del colle Giove, su cui si erge la cittadella medievale, si può percorrere contrada dei Fabbri, priva di gradini. Degna di nota la visita al Museo Storico Archeologico, dove è custodito il patrimonio storico artistico della città e del territorio.

 

Viaggio nella contrada dei Fabbri

Proseguendo per contrada dei Fabbri, si ha la possibilità di ammirare la Porta Cervese, unica porta rimasta della cinta muraria malatestiana. Da Porta Cervese, percorrendo una salita più ripida si arriva in piazza Monache con l’antico Monastero di SS. Caterina e Barbara. Passeggiando lungo la caratteristica via dei Signori si arriva all’imponente Rocca Malatestiana A pochi passi dalla Chiesa Collegiata, percorrendo la scalinata di via Saffi, si raggiunge il vivace centro commerciale naturale della città, caratterizzato da tante piccole botteghe. Piacevole e sicuro percorrere le vie del centro (non è consentito l’accesso alle auto) dove si trovano numerosi bar, ristoranti e negozi. Santarcangelo è caratterizzata da un vero e proprio mondo sotterraneo e misterioso fatto di 150 grotte, 200 granai, ghiacciaie e segrete vie di fuga.

Cosa mangiare a Santarcangelo di Romagna

Last but not least, la gastronomia ha una parte di rilievo nella visita a Santarcangelo che si trova nel cuore della Romagna e qui, come si mangia e come si beve sono argomenti importanti. La pasta fatta ancora con il mattarello, come anche la piadina, da farcire in mille modi, sono alla base del menù romagnolo. Il mercato del venerdì ha una piazza intera che propone solo generi alimentari, dalla porchetta ai formaggi, dal miele al pesce fritto da mangiare nel cartoccio. Il sabato mattina invece il mercato è km 0, più piccolo ma ricercato nella proposta.

Santarcangelo si raggiunge facilmente in treno da Roma con le Frecce o Italo fino a Bologna poi con treno regionale (circa 120 euro, andata e ritorno).

Per maggiori informazioni Ufficio Informazione ed Accoglienza Turistica-Pro Loco tel. 0541 624270 - www.iatsantarcangelo.com - www.santarcangelodiromagna.info

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