Viaggi: Mentana e Monterotondo, sulle tracce di Carlo Magno e Garibaldi

Monterotondo
di Maria Serena Patriarca
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Domenica 7 Marzo 2021, 15:41

A solo mezz’ora da Roma c’è un borgo antico in cui il tempo sembra essersi fermato: è il centro storico di Mentana dove, fra vicoli e costruzioni in pietra, mura e torri medievali, si fondono antichi cimeli marmorei romani, testimonianze medievali e memorie garibaldine. Mentana, infatti, è nota per la battaglia omonima che vide la sconfitta delle truppe di Garibaldi contro le milizie papali sostenute dall’esercito francese. Ma il minuscolo borgo, nei secoli, ha visto protagonisti molti altri nomi che hanno fatto la Storia: pensate che nell’antica Nomentum (questo il nome originario di Mentana) il 23 novembre del 799 si incontrarono Carlo Magno e papa Leone III. Il borgo vecchio di Mentana riserva scorci di grande poesia, ed è un concentrato di arte e archeologia: busti, sarcofagi e fregi marmorei dell’antica Roma, catalogati e descritti “en plein air” dagli appositi pannelli del Museo Archeologico di Mentana e dell’Agro Nomentano, si fondono in armonia con le pareti e i cortili dei maestosi edifici di successive epoche storiche, come il Castello, la Chiesa di San Nicola (che risale al Duecento), Palazzo Borghese e Palazzo Crescenzio, che ha origine nel IX secolo ad opera della famiglia dei Crescenzi e oggi ospita la Biblioteca Comunale.

 

A costruire, là dove sorgeva un precedente castello medievale, l’edificio principale del centro storico, ovvero palazzo Borghese (detto anche Palazzo Baronale), nel 1400 fu la famiglia degli Orsini, che realizzò un ampio salone all’interno, con un enorme camino intorno al quale erano presenti molti affreschi prestigiosi, in parte scomparsi con il passare del tempo. Se al borgo si volesse abbinare un itinerario naturalistico si può raggiungere facilmente dal paese la Riserva Naturale Macchia di Gattaceca e Macchia del Barco, fra la valle del Tevere e i Monti Cornicolani: una zona collinare ricca di verde in un territorio caratterizzato da fenomeni carsici; lo testimoniano le numerose grotte e doline come il Pozzo del Merro, la dolina di crollo più profonda del mondo (esplorata fino ad una profondità di 310 metri).

Nel Bosco di Gattaceca sono presenti anche diverse cisterne romane.

Da Mentana ci dirigiamo poi verso il centro storico di Monterotondo. Anche questo borgo è legato a eventi storici di garibaldina memoria: nella battaglia di Monterotondo, infatti, le truppe di Garibaldi vinsero contro quelle pontificie. Dalla piazza dei Leoni, con la suggestiva fontana omonima abbellita dai quattro leoni diventati un po' il simbolo della cittadina, attraverso tranquilli vicoli si risale fino al Palazzo Orsini, che domina dall’alto la parte antica e medievale di Monterotondo. I primi documenti dove si legge di una cittadina chiamata Campum Rotundum o Mons Rotundum sono degli anni 1012-1013. Molte sono le testimonianze delle varie epoche che hanno caratterizzato l’edilizia del borgo.  La Casa Mario Betti, per esempio, è in un Palazzo del XV secolo, mentre il duomo di Santa Maria Maddalena risale al Seicento.

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