Vacanze, la rivincita della campagna. Prenotazioni boom, il primato è dei giovani: + 25%

Vacanze, la rivincita della campagna. Prenotazioni boom, il primato è dei giovani: + 25%
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Martedì 29 Giugno 2021, 07:57 - Ultimo aggiornamento: 08:11

Le suggestioni della natura. Gli ampi spazi liberi e, dunque, anche la possibilità di grandi distanze. Il piacere di scoprire il territorio e i suoi sapori. Il fascino - e il trend - della vacanza green, che coinvolge sempre più turisti. E i numeri, soprattutto quello dei contagi, che in campagna sono sensibilmente bassi. È boom di prenotazioni, per l'estate, negli agriturismi. Questione di atmosfera, certo, e pure di sicurezza in epoca di pandemia.

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Vacanze, la rivincita della campagna: i dati

Stando ai dati dell'indagine Coldiretti/Notosondaggi, il 17% degli italiani, quest'anno, sceglierà di passare le vacanze in campagna, parchi naturali e oasi, tra verde ed enogastronomia.

A riscoprire la passione per i soggiorni nel verde sono, in particolare, i più giovani, con una crescita di presenze stimata tra il 20% e il 25% rispetto allo scorso anno. Non solo. È addirittura l'80% degli italiani a ritenere che gli agriturismi avranno un ruolo fondamentale per la ripartenza del turismo post pandemia. Conferme arrivano dalle prenotazioni dei turisti stranieri. Ben l'8% di quelli che hanno organizzato una vacanza nel nostro Paese ha optato per mete nel verde e in agriturismo. E d'altronde, statistiche alla mano, la vita in campagna risulta più sicura grazie agli spazi aperti e decisamente ampi.

L'Inail ha registrato appena lo 0,3% degli infortuni sul lavoro da Covid 19 nel settore dell'agricoltura. Si tratta della percentuale più bassa di contagi tra le varie attività. «Le distanze in campagna si misurano in ettari, non in metri - sottolinea Elisabetta Montesissa, direttore Coldiretti/Terranostra - quest'anno, chi viaggia cerca una vacanza in sicurezza e apprezza la massima libertà e le grandi distese offerte dalla campagna, con possibilità interessanti per guardarla anche in modo nuovo: cene in vigna o tra gli uliveti, oppure nei campi. Piace molto l'Agribag, ossia il cesto da picnic con eccellenze locali da mangiare dove si desidera. Il pubblico è vario. Ci sono famiglie che scelgono principalmente strutture con fattorie didattiche, coppie e tanti giovani. Le nuove generazioni mostrano sempre maggiore attenzione alla cultura del cibo e alla riscoperta delle tradizioni.

Tra le regioni con il maggior numero di prenotazioni negli agriturismi, Sicilia, Puglia, Toscana, Sardegna, Marche». Il gusto è un motore forte. Il turismo enogastronomico piace - e cresce - sempre più. Il giro d'affari è di oltre 5 miliardi. Stando al Rapporto Garibaldi sul turismo enogastronomico 2021, è il 55% degli italiani ad aver fatto almeno un viaggio in cui il cibo fosse la motivazione principale della partenza. Quasi il triplo di cinque anni fa. Un'indagine firmata The Fork registra i desideri di viaggio degli italiani, che nel 35% dei casi, cercheranno il relax totale, nel 33% un mix di enogastronomia, viaggio on the road e riposo. E così non stupisce che la campagna, secondo la ricerca Coldiretti, sia diventata la seconda meta prediletta per le vacanze dagli italiani. Dopo il mare. E attenzione, una cosa non esclude l'altra.

Le prenotazioni

«Tra le strutture con il maggior numero di richieste, quelle vicino al mare o pure alla montagna - prosegue Montesissa - per ora sono minori le prenotazioni in quelle poco distanti dai centri urbani. Gli stranieri, di solito, si concedono vacanze più lunghe, circa due settimane, gli italiani più corte: fanno mediamente soggiorni di una settimana, ma magari perché, nei quindici giorni, differenziano le attività e le destinazioni». Il resto lo fanno le abitudini e i trend: tra 2007 e 2019, secondo l'Associazione Italiana Coltivatori, il numero delle aziende agrituristiche è salito del 39%, da 17.720 a 24.576. Sulle destinazioni incidono anche le precauzioni. Il 91% dei turisti italiani, secondo quanto emerso da una ricerca del Touring Club Italiano, trascorrerà le vacanze nel Paese. Una tendenza nata lo scorso anno, per questioni di sicurezza, che si conferma quest'anno, ribaltando il tradizionale rapporto Italia-estero che, per la community Touring, era circa 60-40. Il 78% andrà fuori dalla propria regione. Il 67% viaggerà in auto. Sempre all'insegna della sicurezza ma anche della massima libertà di spostamento. Ed esplorazione.

 

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