Sapore di sale a Cervia: l'oro bianco la fa da padrone

Museo del sale di Cervia
di Luisa Mosello
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Venerdì 28 Agosto 2015, 00:50 - Ultimo aggiornamento: 6 Settembre, 22:35

A Cervia, nel cuore dell’Emilia Romagna, c’è un tesoro. E’ l’oro bianco, quello usato in passato per vendere e comprare di tutto un po’. Non è un caso che si dica salario. Le saline cervesi ne hanno a quintali (circa 50 mila) ed è una scoperta andare in questi luoghi dall’atmosfera così immobile, rarefatta. Sembra di entrare in una storia fantasy in cui i protagonisti sono statue, naturalmente di… sale.

Con una superficie di 827 ettari, si possono visitare dalla primavera all’autunno attraverso escursioni in quella che è davvero una miniera a cielo aperto.

Come la Salina Camillone, uno specchio d’acqua che rappresenta l’ultima salina originale dove ancora il sale si produce con il metodo artigianale della raccolta multipla.

E’ possibile anche indossare gli abiti dei custodi di quell’arte antichissima e affascinante che è l’estrazione del sale e provare ad essere Salinaro per un giorno. Cimentandosi nel lavoro dell’ estrazione del sale, provando in diretta a vivere quest’esperienza accanto agli esperti salinari. Un’occasione unica per riscoprire la tradizione attraverso gesti ancestrali e tecniche dalle origini antichissime. Che rivivono dall’8 al 13 settembre in “Sapore di sale” la tradizionale manifestazione che celebra il gioiello di Cervia e avrà il suo clou il sabato pomeriggio con l’arrivo a Porto Canale della burchiella, la tipica imbarcazione a fondo piatto usata per il trasporto della preziosa mercanzia.

Al suono della sirena sarà trainata dai salinari che poi distribuiranno il sale (100 quintali) a tutti i presenti. Un gesto beneaugurante e carico di significati legati all’abbondanza e alla generosità. E’ la Rimessa del sale, in dialetto romagnolo “Armesa de Sel”. Un’antica tradizione che trae origine dai festeggiamenti organizzati al termine della dura stagione di lavoro, nel mese di settembre.

SALINE SOTTO LE STELLE

Per godere dell’evento a 360 gradi non mancano itinerari a piedi naturalistici e storici come la passeggiata in salina e quella lungo la strada per Ficocle. Le saline si possono vivere anche durante la notte in una suggestiva gita in barca con la guida di un astrofisico sotto il cielo stellato oppure al tramonto, in un percorso magico. E per i buongustai non mancano soste gastronomiche della tradizione culinaria romagnola lungo il canale circondariale della Salina.

DAL MAGAZZINO AL MUSEO

L’esplorazione può proseguire nel Museo che si trova nel seicentesco Magazzino del Sale dove è possibile fare un tuffo nella storia di Cervia fra attrezzi usati dagli antichi salinari, come la già citata burchiella, accanto a immagini, plastici e video. Per toccare con mano il passato della città e il suo legame strettissimo con il sale in un percorso guidato che tocca gli angoli più rappresentativi della cittadina: la piazza, le chiese, il teatro, la pietra delle misure, i Magazzini del sale. E la Torre San Michele, dalla quale nei tempi antichi si controllava il traffico del sale. www.cerviasaporedisale.it