Monte Amiata da scoprire e da gustare: le esperienze da non perdere in un weekend

Di origine vulcanica, compreso fra la provincia di Siena e quella di Grosseto, il complesso montuoso dell’Amiata è ricco di faggete e prati che fanno la gioia degli amanti dell’hiking

Faggeta sul Monte Amiata
di Maria Serena Patriarca
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Giovedì 1 Settembre 2022, 14:11 - Ultimo aggiornamento: 14:17

Con i suoi 1734 metri di altitudine, il Monte Amiata è la meta ideale di fine estate, se amate il clima fresco, le passeggiate nel bosco e la buona cucina. Di origine vulcanica, compreso fra la provincia di Siena e quella di Grosseto, il complesso montuoso dell’Amiata è ricco di faggete e prati che fanno la gioia degli amanti dell’hiking, dell’escursionismo, della mountain bike e delle passeggiate a cavallo. Il clima è mutevole: se programmate una vacanza in questa zona oltre alle scarpe da trekking non dimenticate una giacca impermeabile con cappuccio, perché nel tardo pomeriggio non sono rare le piogge, per quanto di breve durata.

Monte Amiata, full immersion di natura, benessere e arte, acque termali e altre antiche abbazie comprese 

Dall’Amiata sgorgano le benefiche acque che danno origine alle principali stazioni termali del territorio.

Non distante dalla Vetta del monte, il Fosso Bianco di Bagni di San Filippo è fra le terme naturali “free” una delle location più amate da turisti stranieri, coppie, famiglie, che qui vengono a immergersi e cospargersi di fanghi salutari, nelle “polle” di acqua e fra le cascatelle del monumentale complesso bianco calcareo. Se amate il Medioevo e l'arte sacra, non c'è che l'imbarazzo della scelta fra pievi e antichi monasteri, veri luoghi del silenzio in cui disintossicarsi dallo stress cittadino.

1. Arrivare sulla vetta, come veri scalatori 

Raggiungere la cima del Monte Amiata, per quanto possa sembrare un’impresa da autentici scalatori, è in realtà una cosa facilissima e alla portata di tutti. Con l’auto potete parcheggiare comodamente sul piazzale della località Pianello, a 1670 metri di altitudine, e da lì colmare un dislivello di neanche 100 metri a piedi, passeggiando nel bosco, oppure con un tratto in tapis roulant o in seggiovia. Una volta arrivati sulla Vetta, sotto l’imponente croce di ferro la cui architettura ricorda una Torre Eiffel in miniatura, si può ammirare un panorama fantastico, e a pochi passi si raggiunge, fra massi, muschio e rocce imponenti, il monumento della Madonna degli Scout, a cui i visitatori e gli abitanti della zona sono particolarmente devoti. Se amate passeggiare o fare yoga nel verde non perdete l'emozione di sperimentare il Forest Bathing nelle faggete intorno ai Piani della Contessa, sul tratto di strada che collega la Vetta ai borghi sottostanti, come Piancastagnaio e Abbadia San Salvatore.

2. Dalla Spa a cielo aperto agli echi di un mondo medievale misterioso: le escursioni da mettere in agenda  

Bastano un costume da bagno, un telo spugna e scarpette da scoglio per beneficiare di un break alle terme dei Bagni di San Filippo. Il “Fosso Bianco” è una spettacolare cascata calcarea di stalattiti da cui stilla acqua che, fra piscinette e cascatelle, fa di questa destinazione una beauty farm a cielo aperto. La sabbia scura vulcanica diventa un fango molto amato per lo scrub di viso e corpo. Se invece al relax termale en plein air preferite le destinazioni storiche all’insegna del mistero, fate rotta sui resti del Monastero di San Bruzio (nella campagna di Magliano in Toscana), risalente all’anno Mille. Una meta imperdibile per gli amanti dell’arte medievale, poiché qui, in questa abbazia fra cielo e terra, sono conservati meravigliosi capitelli dall’alto valore simbolico.

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3. Non solo pici, ma mille prelibatezze a Km zero tutte da gustare, come l'originale millefoglie di trifoglio 

Il territorio intorno al Monte Amiata, specialmente nei dintorni del borgo di Santa Fiora, è ricco di orti e frutteti dove i sapori della frutta e verdura di stagione (in questo periodo specialmente pomodori, more, uva, pere) sono davvero genuini e salutari. Nella tradizione gastronomica locale spiccano i pici (la caratteristica pasta fatta in casa) ai funghi, i fagioli all’uccelletto, il salame di cinghiale, il pecorino stagionato, il prosciutto di montagna da accompagnare con il pane rigorosamente sciapo e una vasta selezione di confetture e di miele, primo fra tutti il dolcissimo miele di trifoglio. I cantucci con il vin santo sono un classico di fine pasto.

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