Matrimonio in Toscana, in Valdichiana Senese 3 incantevoli borghi da fiaba

Sullo sfondo di magici paesaggi ed esperienze gourmet, nozze romantiche e green in “una terra tutta da sposare”

Montepulciano_credits Courtesy of Press Office
di Gustavo Marco Cipolla
7 Minuti di Lettura
Venerdì 8 Aprile 2022, 15:36 - Ultimo aggiornamento: 22 Febbraio, 18:51

Aria pulita, paesaggi rurali, atmosfere oniriche per ricordare il giorno più bello della vita nel Sud della Toscana. La Valdichiana Senese si conferma meta privilegiata per il wedding grazie alle sue delizie enogastronomiche, i borghi e le incantevoli vedute che ne fanno un luogo magico scelto per celebrare il matrimonio tramite esperienze immersive che si basano sulla meticolosa conoscenza territoriale e lo stretto legame con le realtà produttive locali. Non importa che si tratti di rito civile o religioso, le meravigliose location accolgono gli sposi e i loro ospiti fra architetture e piccole chiese che custodiscono ancora i tesori artistici del passato.

 

Scambiarsi l’eterna promessa nella frazione di Camporsevoli a Cetona, Chianciano Terme e Chiusi, fino a Montepulciano, è un trend in crescita. O preferire per il ricevimento, che stupirà gli invitati e renderà memorabili le nozze, destinazioni da favola come San Casciano dei Bagni, Sarteano con il suo castello, Sinalunga e il famoso "Teatro Ciro Pinsuti", Torrita di Siena e Trequanda con i loro innumerevoli spazi all’aperto. Molti sono visitabili già da remoto in versione tridimensionale, fra questi il parco de "Il Tondo” di Montefollonico. Valdichiana Senese significa lasciarsi andare ai ritmi naturali e, allora, perché non organizzare una cerimonia “wild” tra i cavalli? Accade in un noto maneggio a Chianciano, fra vigneti che regalano vini pregiati e uliveti secolari che si perdono tra le sfumature dei tramonti. Tavole imbandite e party d’autore non passano inosservati fra i relais, a Montepulciano, o in fattoria, a Trequanda, rinomata per le sue etichette vinicole. Curiosità? Qui, per la prima notte di nozze, c’è la nobile e romantica "Camera del Granduca" che, alla fine del ‘700, era il nido nascosto d’amore dell’aristocratico Pietro Leopoldo e della sua adorata Isabella.

1. Cetona, dirsi di “sì” nel verde alle pendici del Monte

In particolare, a Cetona, borgo medievale eletto tra i più belli d’Italia che sorge sulle alture collinari, è possibile unirsi civilmente, festeggiare e soggiornare nelle più affascinanti strutture alberghiere. Incastonato come una gemma nel verde dei boschi e delle campagne, ai piedi del Monte omonimo, è un vero e proprio diamante che brilla per la sua storia e consente di trascorrere momenti piacevoli e spensierati seguendo l’eco della natura incontaminata. Un insieme di case si stringe intorno alla collina e culmina sulla vetta dominata dall’antica roccaforte. L'ampia piazza apre le porte ai visitatori prima di immergersi nei vicoli e nelle stradine caratteristiche, addentrandosi nel cuore cittadino. Palazzi nobiliari si alternano alla Chiesa della Santissima Trinità in stile gotico, che al suo interno presenta dipinti e affreschi della fine del ‘400  tra cui la “Madonna dell’Assuntaad opera del Pinturicchio, senza dimenticare di visitare il Museo Civico per la Preistoria del Monte Cetona che, situato nel palazzo comunale e collegato al Parco naturalistico di Belverde, raccoglie un’inestimabile mostra di reperti archeologici che sono la testimonianza, tuttora visibile, del Paleolitico e dell’Età del bronzo. Vicino al centro abitato, fra la folta vegetazione boschiva, sorge un complesso di grotte, che si possono ancora vedere, in cui era presente un insediamento umano che si fa risalire a 50mila anni fa. La frazione di Camporsevoli è l'ideale per coronare il proprio sogno d’amore.

Camporsevoli, Cetona_credits Courtesy of Press Office

2. Sarteano, suggellare l’amore con vista sull’antico castello

Fra scrigni d’arte e racconti, il borgo di Sarteano offre alla vista scorci idilliaci, partendo da piazza Domenico Bargagli da cui si estende la vita in città fatta di alto artigianato e saperi d’antan, tramandati di generazione in generazione. Il castello, che si può ammirare in lontananza, sembra abbracciare il colle. I primi documenti sulla fortezza si fanno risalire al 1038 quando Sarteano era di proprietà dei conti Manenti, feudatari di Chianciano. Qualche tempo dopo, secondo un atto del 1170, venne citato poiché sorgeva su una rete viaria all’incrocio tra Siena, Orvieto e Perugia. Per la sua posizione strategica, fu oggetto di continui assedi finché il Comune si legò nel 1379 alla Repubblica senese. Le origini di Sarteano risalgono al periodo etrusco, tant’è che resti e sorprendenti scoperte provengono dalla Necropoli delle Pianacce. La “Tomba della quadriga infernale”, esempio di pittura parietale operata dagli Etruschi nel IV secolo a.C., è balzata agli onori delle cronache internazionali per l’immagine selvaggia del demone Charun, che guida un carro con grifi e leoni. È possibile visitarla previa prenotazione. La sua ricostruzione si può osservare negli spazi del Museo Civico che custodisce numerosi altri ritrovamenti. Merita una menzione speciale la "Giostra del Saracino", che con le sue maestranze artigiane va avanti da secoli ed è ormai parte integrante della tradizione popolare dei tornei equestri toscani.

Sarteano_credits Official Instagram

3. Sinalunga, la meta per gli sposi che amano l'arte e la cultura

Sinalunga è considerato un “balcone sulla Valdichiana”, proprio perché sembra affacciarsi sulla valle come un terrazzo en plein air. Costruzioni e strade pittoresche avvolgono il paese: destinazione di interesse artistico e culturale, sul piccolo altopiano vanta lo splendido “Teatro Ciro Pinsuti”, legato alle accademie letterarie del ‘600 e ‘700 come quella degli Smantellati, che annualmente propone un prestigioso cartellone di spettacoli teatrali, inaugurato nel 1885 grazie alle opere liriche, con varie compagnie provenienti da ogni parte dello Stivale. Lo spazio fu ricavato nella sede cinquecentesca della laicale Compagnia della Santa Croce. Imperdibile la Chiesa di Santa Maria delle nevi, che divenne barocca in seguito ai lavori di restauro del 1703, oltre alla rinascimentale Collegiata di San Martino in piazza Garibaldi. Nelle navate sono custoditi rari strumenti musicali quali gli organi a canne adoperati durante le liturgie sacre. Le architetture del Palazzo Pretorio, con la torre campanaria che riporta alla memoria quella civica del Mangia di Siena, lasciano spazio alle suggestive celle delle carceri rimaste intatte dal 1923. Cattura l'attenzione la Pieve di San Pietro ad Mensulas, uno degli edifici ecclesiastici più antichi dell’intera area, costruito secondo alcuni studi su una struttura precedente al suo impianto di basilica romanica. Una tela datata 1634, dipinta da un artista senese, raffigura la consegna delle chiavi del Paradiso al Santo cui è dedicata. Poco distante, si narra che nacque Ghino di Tacco, il cosiddetto Robin Hood della Toscana, poi trasferitosi a Radicofani e menzionato da Dante Alighieri fra le pagine della Divina Commedia. L'allegro brigante ha ispirato una novella del Decamerone di Giovanni Boccaccio. In valle, i bovini degli allevamenti di razza chianina sono stati soprannominati per la loro stazza, molto più grande rispetto agli standard mondiali, “giganti bianchi”.

Sinalunga_credits Official Instagram

Percorsi enogastronomici per innamorarsi ancora una volta

A rendere la Valdichiana “una terra tutta da sposare” contribuiscono, ça va sans dire, le prelibatezze del posto e la genuinità del buon cibo che, grazie alla maestria dei maghi dei fornelli, diventa un’esperienza stellata attraverso la rivisitazione di piatti tipici e ricette tradizionali. I palati più esigenti apprezzeranno le perle della ristorazione a Chiusi e l’inventiva della chef Katia Maccari, che si è aggiudicata 1 stella Michelin: sua l’idea di un menu che omaggia l’autenticità del territorio con le tante eccellenze. Raffinati esercizi culinari da scoprire anche all’esterno delle dimore storiche. Il Castello della località Fighine, a San Casciano dei Bagni e risalente al XI secolo, è un altro indirizzo dove la cucina autoriale ha preso per mano gli angoli fiabeschi e le pietanze regionali. Fino al 1610 è appartenuto a Cosimo II de' Medici, mentre oggi svela al pubblico arredamenti di design con tessuti e materiali di pregio riservando una cura minuziosa ai particolari. L’Unione dei Comuni della Valdichiana Senese ha conquistato otto "Bandiere arancioni del Touring Club", due i "Borghi più belli d’Italia". Il turismo esperienziale, con oltre cento proposte, regna sovrano. Fra percorsi enogastronomici, lezioni di cucina e tour nelle fattorie, caccia al tartufo, itinerari e visite nelle cantine, degustazioni. Poi, il Vino Nobile di Montepulciano, ambasciatore del made in Italy che, dal 2024, si chiamerà “Pieve-nome della pieve"-Vino Nobile di Montepulciano Docg,Toscana. Nei banchetti nuziali, ma non solo, si abbina ai salumi di cinta senese Dop e alla carne chianina con cui si sposa alla perfezione. Tutto da gustare il pluripremiato olio extravergine d’oliva Terre di Siena Dop, come quello di Trequanda. E, ancora, il sapore e il profumo dei formaggi, tra cui il pecorino di Pienza stagionato in barriques, seguiti dall’Aglione che, naturalmente Dop e ingrediente di condimento per svariate ricette fra cui i "Pici" (pasta fatta in casa simile agli spaghetti), il Ministero delle Politiche Agricole ha decretato “risorsa genetica vegetale a rischio di estinzione” e, di conseguenza, è stato iscritto all'Anagrafe nazionale della biodiversità di interesse agricolo e alimentare.

© RIPRODUZIONE RISERVATA