La fortezza di Fenestrelle,
la “grande muraglia” italiana

Video
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 6 Marzo 2019, 14:07 - Ultimo aggiornamento: 7 Marzo, 15:32

La fortezza di Fenestrelle, simbolo della provincia di Torino, è un maestoso complesso pensato all'inizio del diciottesimo secolo per proteggere il confine franco-piemontese. Progettata dall'ingegnere Ignazio Bertola, su richiesta del re di Sardegna Vittorio Amedeo II di Savoia come sbarramento della valle del Chisone contro le invasioni straniere, e costruita nell'arco di più di cento anni, la fortezza non fu tuttavia mai coinvolta in assedi significativi, salvo alcune schermaglie nel corso della seconda guerra mondiale.

Per le sue dimensioni imponenti e il suo sviluppo lungo tutto il fianco sinistro della valle, è conosciuta anche come la grande muraglia piemontese. Fenestrelle è costituita da tre complessi fortificati: il San Carlo, il Tre Denti e il Delle Valli, uniti da un tunnel al cui interno si snoda la scala coperta più lunga d'Europa, con ben 4mila gradini. La galleria, protetta da mura spesse due metri, si snoda ininterrottamente sul pendio per più di due chilometri.

Il forte, che si trova nel comune di Fenestrelleè un’opera incredibile e fuori da ogni canone, sia rispetto alle tecniche usate all'epoca sia per le gigantesche dimensioni che per l’articolazione dei suoi fabbricati. Il forte si sviluppa infatti sul crinale della montagna per una lunghezza di oltre 3 chilometri, con una superficie complessiva di 1.350.000 metri quadrati e un dislivello tra il primo e l’ultimo corpo di fabbrica di circa 600 metri.

Il forte fu usato anche come prigione, sia durante il regno di Sardegna che durante il regno d'Italia, quando nella struttura vennero incarcerati prigionieri dell'ex esercito borbonico. In epoca fascista il complesso venne usato invece come luogo di confino. Fenestrelle è stato definito anche un "campo di concentramento", ma alcuni storici hanno ridimensionato i maltrattamenti dei prigionieri e sostenuto in ogni caso che le condizioni di vita non erano peggiori di quelle degli altri luoghi di detenzione dell'epoca.

Dopo un lungo periodo di totale abbandono iniziato alla fine della seconda guerra mondiale, in cui la vegetazione iniziò a invadere e scardinare le mura, tanto che tutto il complesso rischiava di trasformarsi in un rudere, nel 1990 è iniziato un progetto di recupero che ne ha consentito il salvataggio e la valorizzazione. E oggi, grazie soprattutto ai volontari dell’Associazione Progetto San Carlo, il forte di Fenestrelle, con la sua storia e la sua imponente bellezza, è aperto al pubblico e alle visite di turisti e studiosi.

www.fortedifenestrelle.it

Immagini video Diego Bedeschi

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA