Primi, timidi segnali di risveglio per il turismo nella Sabina e in particolare tra Montelibretti e Sant'Oreste. Le prenotazioni sono ancora poche ma, specie dall'estero, arrivano parecchie telefonate. «Abbiamo ricevuto una richiesta dalla Svizzera - dice Ardiana, 73 anni, che gestisce il bed&breakfast "Ciliegi in Fiore" a Monterotondo - Era legata a una manifestazione per i cavalli che si è tenuta nella zona. Non c'è stato altro, per ora». I titolari dell'area che da Monterotondo va fino a Sant'Oreste passando per l'Abbazia di Farfa, simbolo della zona, un ulteriore fiore all'occhiello insieme alla produzione d'olio d'oliva, hanno ricevuto diverse temfonate.
«Ho avuto alcune prenotazioni per settmbre da qui in Italia - dice Ilaria, del B&B "21913" di Montelibretti - In più sono arrivate alcune chiamate dalla Germania e dall'Olanda.
Ma il Cammino del Santo di Assisi è lì e un dirigente del Comune di Montelibretti fa notare che «all'aria aperta, in mezzo alla Natura, il rischio è vicino allo zero assoluto». «Certo - aggiunge - poi bisogna trovare un alloggio, andare a un ristorante e stare attenti. Ma forse è possibile, specie con l'avanzata dei vaccini, tenere sotto controllo la paura e convivere con tutto questo per non morire psicologicamente, economicamente e umanamente». "Beyond The Garden" è un bed&breakfast di livello e prezzi medio alti a Sant'Oreste vicino a Farfa. «Per ora - dice la titolare - siamo chiusi. Ma, cosa strana, sono arrivate parecchie telefonate dall'Italia. Le persone vogliono sapere se c'è disponibilità a maggio». C'è qualcosa nell'aria nella Sabina, sopra il Tevere, a nord di Roma.