I viaggi di Edoardo Pesce: «La spiaggia di Stromboli il posto più bello dove ho dormito»

I viaggi di Edoardo Pesce: «La spiaggia di Stromboli il posto più bello dove ho dormito»
di Mara Azzarelli
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Martedì 6 Agosto 2013, 16:36 - Ultimo aggiornamento: 13 Agosto, 20:39

ROMA - Edoardo Pesce, romano, 34 anni fra qualche giorno. Un attore che vanta partecipazioni a film di successo come quella della miniserie televisiva Romanzo Criminale con la regia di Stefano Sollima dove coprotagonista nel ruolo di Ruggero Buffoni.

Nel suo curriculum spiccano i lavori fatti con registi e attori di livello. Nella serie "Un matrimonio" di Pupi Avati interpreta il ruolo di Sergio. Al fianco di Raoul Bova recita nella quarta serie di "Ultimo-L’occhio del falco". Veste i panni di Tito nel film autobiografico sull’attentato a Nasiryya “20 sigarette” di Aureliano Amadei. In televisione lo si rivedrà presto con la quinta stagione di "Squadra Antimafia", dove reciterà al fianco di Francesco Montanari nel ruolo di Michele Catena. Nella vita risulta simpatico, socievole e alla mano.

Malgrado la giovane età e gli ottimi lavori non si sente a proprio agio nell’etichetta da “Vip”. A chi prova a definirlo così risponde con ironia: «Mi sembra un po’ troppo». In questa intervista racconta pro e contro dei suoi viaggi migliori, svelando anche qualche ricordo più intimo legato alla famiglia.

L'ultimo viaggio che hai fatto?

«Amsterdam».

Il viaggio che porterai sempre nel cuore? E perché…

«Un viaggio negli Stati Uniti con la mia famiglia nel 1997. Venti giorni. Tutti insieme. Papà voleva farlo prima che diventassimo ''grandi''. All’epoca io avevo 18 anni e mia sorella 16. Papà non sapeva che saremmo rimasti a casa altri 6 o 7 anni... ahi ahi ahi».

Quello che non rifaresti mai? E perché….

«Londra, nel 2000. Dieci giorni. Abbiamo fatto male i calcoli e siamo partiti in quattro con pochi soldi, non pensavamo che la città fosse così cara. E’ stato un corso di sopravvivenza con un unico imperativo: trovare da mangiare e da dormire spendendo meno possibile. Al ritorno a Roma ho baciato la terra come il Papa».

L’albergo o il luogo più bello dove hai dormito in vacanza?

«Quanto agli alberghi ne ricordo con piacere due a Cuba il Cajo Largo e a Catania il Baia Verde. Se invece rifletto sul luogo più bello dove ho dormito non ho dubbi: la spiaggia a Stromboli».

Quando e come fai la valigia?

«Odio fare la valigia. Porto lo stretto necessario. Poi mi appassiona la sfida al check-in per fare entrare il bagaglio a mano nella gabbietta con la hostess che spera che non c'entri».

Cosa porti sempre con te quando parti?

«I soldi, se ci sono».

Meglio soli o in compagnia?

«In compagnia di un amico che rispetta la voglia di stare da solo. Altrimenti con una ragazza a cui tengo».

Libri o e-book?

«Eticamente l'e-book... per il piacere di leggere il libro».

Cellulare acceso o spento?

«Spento. Lo accendo ogni due giorni».

In una città: guida alla mano e itinerario ferreo o a zonzo senza meta precisa?

«Metà e metà».

Il piatto che più ti è piaciuto?

«Purtroppo o per fortuna Roma non si batte. Piatti e ristoranti in primis. Mai trovato di meglio in nessun altro posto del mondo».

Eppure tutte le volte c’è qualcosa che dimentichi sempre di mettere in valigia….cosa?

«Il maglioncino se fa freddo».

Fai molte foto quando sei in vacanza?

«Purtroppo no, mi sembra ormai una sorta di nevrosi ogni persona fotografa qualsiasi cosa le accada, dal piatto che sta mangiando a un momento intimo magari. Preferisco utilizzare la mia personale memory card piuttosto che quella del telefonino».

Il prossimo viaggio?

«Quest'estate vado a Ibiza e Formentera, da amici».

Il viaggio che “prima o poi ci vado, giuro…” ?

«India».

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