Polinesia, sull’isola giardino di Taha’a l’eden della vaniglia più buona e più rara adorata dagli chef

Taha'a (foto di Tahiti Tourisme)
di Sabrina Quartieri
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Martedì 1 Agosto 2017, 20:28 - Ultimo aggiornamento: 3 Agosto, 16:48

Per i grandi chefs pâtissiers parigini, i macarons e gli éclairs alla vaniglia sono solo quelli preparati con la squisita spezia polinesiana di Taha’a. Un prodotto d’eccellenza rarissimo che si coltiva negli atolli del Sud del Pacifico e che è rinomato per essere - tra le diverse varietà esistenti - il più richiesto e caro al mondo. La sua aroma ha il gusto inconfondibile dell’anice e la sua fragranza odorosa è il leitmotiv di un’indimenticabile vacanza su quella che viene definita “l’isola della vaniglia di lusso”. Un eden pervaso dalle bellissime orchidee da cui si ricava la spezia, circondato da un acquario naturale irresistibile per chi ama esplorare il fondale marino facendo snorkeling.
 

 

 
I periodi migliori per vivere a pieno le bellezze del gioiello polinesiano di Taha'a – dentro e fuori dal mare - sono durante la fioritura e il “matrimonio” della vaniglia, tra luglio e ottobre, e nei mesi della raccolta, che avviene da marzo ad agosto. A pochi minuti di traghetto dall’aeroporto di Raiatea, la terra che produce l’80% della famosa spezia di Tahiti quindi, oltre a bellissime nuotate con tanto di maschera e pinne, offrirà al visitatore l’insolita opportunità di scoprire le sue meraviglie al seguito dei coltivatori locali, custodi dei segreti della sua pregiatissima pianta "regina".
 
Ma partiamo dal mare paradisiaco che circonda questo elegante giardino: impreziosita da una magnifica laguna e da placide baie, l'isola vanta una fantastica barriera corallina che ospita piccoli pesci dai colori vivaci, capaci di attirare circa un terzo di tutte le specie di delfini esistenti al mondo. Banchi di damigelle, cefali e “soldati” danzano tra le trame dei coralli, accanto ai cosiddetti “chirurghi pentastriati” o ai “balestra Picasso”. Ancora, le mante che solitamente scivolano sul luccicante fondo marino, possono improvvisamente saltare verso il cielo e rientrare in acqua accanto ai mitici squali elefante nelle lagune. Infine, le tartarughe marine nascondono le proprie uova nelle calde sabbie delle spiagge deserte, mentre le balene si accoppiano e partoriscono nelle baie indisturbate di quello che sembra un piccolo paradiso nel mare.
 
Per gli amanti dell’entroterra, invece, l’isola è una continua scoperta attraverso una natura rigogliosa e incontaminata, dove domina la squisita vaniglia, sovrana di un luogo in cui il tempo sembra essersi fermato. Una varietà dal sapore sofisticato e intenso, coltivata con cura fino al momento della sua esportazione. Crescere questa pianta, a Taha'a viene considerato un rituale quasi sacro. Proprio come pazienti alchimisti, gli specialisti seguono il suo ciclo per mesi, in attesa che sia pronta a conquistare il mondo, nella cosmesi e nella gastronomia. E così accade, perché quella di Tahiti è l'unica vaniglia capace di invogliare i più grandi pasticceri di Parigi e non solo, a raggiungere personalmente la Polinesia per fare scorta di questo ingrediente rarissimo (rappresenta meno dell’1% della produzione globale).
 
In tutto, 1.400 coltivatori, una dozzina di preparatori e 200 ettari di piantagioni danno vita a circa 12 tonnellate di vaniglia ogni anno, esportate da Taha'a, Raiatea e Huahine principalmente negli Stati Uniti, in Francia, in Germania e in Giappone. Il prezzo di vendita al chilo si aggira intorno ai 160 euro, fino a raggiungere i 260 a seconda dell’annata. E pensare che non si tratta neppure di un'orchidea endemica. Originaria del Messico, la vaniglia venne introdotta per la prima volta in Polinesia nel 1848 da un ammiraglio francese e, grazie all’adattamento al nuovo ambiente, ne nacque una tipologia unica, la “vanilla tahitensis”. Cresciuta in un clima particolare, questa pianta locale è definita “indeiscente”. Non si apre cioè alla maturazione e, pertanto, mantiene la sua freschezza, al contrario della varietà normale. Ciò significa che può essere raccolta dopo il completo sviluppo, al momento del suo massimo sapore. Così unico, intenso e squisito, da renderla un’immancabile protagonista delle prelibatezze delle migliori pasticcerie del mondo.
 

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