I cinesi ci riprovano: parte la spedizione per scoprire se l'Everest è alto ancora 8.848 metri

I cinesi ci riprovano: parte la spedizione per scoprire se l'Everest è alto ancora 8.848 metri
di Francesco Padoa
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Mercoledì 6 Maggio 2020, 09:33

Forse “invecchiando”, come un essere umano, anche la montagna si abbassa. La battuta sintetizza quello che, una nuova spedizione scientifica, cercherà di scoprire sulla cima più alta del mondo, l'Everest. Per capire, con strumenti tecnologici, sicuramente più all'avanguardia del passato, quanto sia realmente alta la maggiore vetta della Terra, situata nella catena dell'Himalaya assieme ad altri ottomila, al confine fra Cina e Nepal. Dalla fondazione della Repubblica Popolare Cinese nel 1949, i topografi cinesi hanno condotto sei cicli di misurazione scientifica sul monte Everest, pubblicando per due volte l'altezza del picco nel 1975 e nel 2005, rispettivamente di 8.848,13 e 8.844,43 metri. Quindi circa 4 metri in meno rispetto alla prima misurazione. Una diminuizione forse dovuta ai terremoti, talvolta violentissimi provocati dalla subduzione della placca indiana contro quella euroasiatica, lungo la faglia dell'Himalaya: proprio da questa collisione, in milioni di anni, è nata la montagna più alta del mondo.  Non bisognerà attendere ancora molto per sapere se effettivamente l'Everest si è abbassato, e di quanto. Sono le ultime settimane di preparazione per il team cinese incaricato della delicata, e quantomai complicata misurazione. Anche se l'annuncio ufficiale della spedizione è stato fatto giovedì 30 aprile, i preparativi sono in corso da tempo.

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Dal 2 marzo, 53 membri del team, tra cui Xue, hanno effettuato rilievi preliminari di livellamento, gravità, astronomici e tramite sistema globale di navigazione satellitare della montagna e delle sue zone periferiche. Li Guopeng, il capo squadra, ha detto che l'ascesa finale alla vetta è prevista entro maggio, quando il tempo lo permetterà. Tra i partecipanti ci sarà Xue Qiangqiang, 37 anni: per lui sarà la prima volta sulla cima più alta del mondo. Padre di due bambini, uno dei quali ha appena tre mesi, Xue lavora per la Prima Squadra di Misurazione del Terreno del ministero delle Risorse Naturali, che sta organizzando la scalata e la rilevazione insieme al ministero degli Affari Esteri, all'Amministrazione Generale dello Sport e al governo della Regione Autonoma del Tibet. Il compito di Xue è quello di gestire un punto di osservazione sul ghiacciaio occidentale di Rongpo, a 5.154 sul livello del mare. Si tratta di uno dei sei punti per condurre i rilievi con il metodo dell'intersezione in avanti utilizzando la trigonometria, il metodo tradizionale di misurazione dell'altezza.


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Il team utilizzerà tecnologie sia tradizionali che moderne, come ha spiegato Li Guopeng, per il rilevamento e la mappatura come il sistema satellitare GNSS, il livellamento di precisione, il geodimetro, il rilevamento radar della profondità della neve, il rilevamento gravitazionale, il rilevamento astronomico e il telerilevamento satellitare. Nella misurazione saranno utilizzati il Sistema di Navigazione Satellitare cinese BeiDou e attrezzature di rilevamento prodotte nel Paese. I risultati della rilevazione faciliteranno anche gli studi sui cambiamenti dei ghiacciai, sui terremoti e sui movimenti della terra. La rimisurazione della montagna da parte della Cina arriva nell'anno in cui ricorre il 65° anniversario dall'instaurazione di relazioni diplomatiche tra la Cina e il Nepal. Quest'anno si celebra anche il 60° anniversario del raggiungimento della vetta del monte Everest da parte dell'uomo attraverso il colle nord, così come il 45ø anniversario dalla prima volta in cui la Cina
ha misurato e annunciato con precisione l'altezza della vetta.

Normalmente ci vogliono circa 40 giorni per raggiungere la cima dell'Everest, poiché sono necessari alcuni giorni affinché il corpo si abitui all'altitudine. Era il 29 Maggio del 1953 quando, scalando la parete sud, Hillary riuscì in un'impresa che, prima di lui, era costata la vita a molti esploratori e alpinisti. Erano le 11,30 del mattino quando l'alpinista neozelandese raggiunse il tetto del mondo seguito, dopo qualche secondo, dallo sherpa Tenzing Norgay. I primi scalatori che riuscirono a raggiungere la vetta senza l'uso delle bombole d'ossigeno furono la squadra italiana di Reinhold Messner e Peter Habler nel 1978 . La geologia del monte Everest racconta la storia dell'origine della catena himalayana (in qualche modo simile a quella alpina) che nasce dalla collisione della placca indiana con quella euroasiatica, avvenuta circa 55 milioni di anni fa.

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L'Everest ha la forma di una piramide, con tre pareti (nord, est e sud-ovest) e tre creste (nord-est, sud-est e ovest). La linea di confine tra Cina e Nepal passa lungo le creste ovest e sud-est, quindi solo la parete sud-ovest è nepalese. Sulla cima, a 8.848 (o qualche metro in meno, lo scopriremo solo fra qualche settimana) la gravità è solo 0.997 volte quella che si ha al livello del mare. La scalata sull'Everest per molti alpinisti rimane soltanto un miraggio soprattutto per la spesa: il costo per la scalata varia da 35mila a 60mila dollari e talvolta arriva fino a 100mila a persona, perché oltre al permesso di arrampicata per i diritti turistici, è necessaria anche una guida. Ci sono spedizioni con delle guide sherpa locali che restano con gli alpinisti per tutto il tempo necessario e si occupano di ogni cosa, dalla cucina alle previsioni meteo, anche in maniera esclusiva con il singolo alpinista. E il costo parte da circa 40mila dollari. Ci accontenteremo di conoscere dal signor Xue quanto è alto il monte Chomolungma, in tibetano "madre dell'universo". Ovvero sua maestà l'Everest.

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