Pedofilia, la Cei incontra gruppo di vittime. Intanto una associazione chiede un'inchiesta in Parlamento

Pedofilia, la Cei incontra gruppo di vittime. Intanto una associazione chiede un'inchiesta in Parlamento
di Franca Giansoldati
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 10 Maggio 2023, 17:37 - Ultimo aggiornamento: 18:04

Città del Vaticano - I vertici della Cei hanno incontrato questa mattina alcune vittime di preti pedofili ma non c'era nessuno della Rete l'Abuso, l'unica associazione di vittime esistente, fondata da un uomo violentato quando era adolescente e ora fortemente impegnato nelle sedi internazionali a sollevare l'anomalia italiana: «Noi poniamo un interrogativo importante: Cosa intendono fare Ue e Onu per fermare gli abusi sui minori del clero in Italia?» si chiede Francesco Zanardi che spinge anche perchè il Parlamento vari una commissione di inchiesta capace di analizzare il fenomeno esattamente come già è accaduto in Portogallo, Francia, Germania, Irlanda, Belgio, Austria, Spagna. A suo dire «sono numerose le problematiche che lo Stato italiano fa finta di non sapere, dalla difficoltà delle denunce, alle possibili modalità di insabbiamento, fino alla mancanza di una commissione nazionale indipendente» per studiare il fenomeno negli ultimi 70 anni, esattamente come è stato fatto in Europa. 

Pedofilia, le vittime dei preti in bici dal Papa: 720 km da Monaco a Roma per chiedere giustizia, risarcimenti e trasparenza

Nel comunicato della Conferenza episcopale si parla di un «incontro avvenuto in un clima sereno ma intenso» ma senza specificare il numero dei sopravvissuti coinvolti, nè il periodo in cui sono avvenuti gli abusi e, soprattutto, informazioni sulle pene (canoniche o civili) comminate ai religiosi. 

Abusi nella chiesa, in 70 anni oltre 4mila minori molestati dai preti: il rapporto dellla commissione d'inchiesta in Portogallo

«L’incontro, aperto con una preghiera penitenziale, è durato circa tre ore» si legge nella nota.

Vi ha preso parte anche monsignor. Lorenzo Ghizzoni, Presidente del Servizio Nazionale per la tutela dei minori. «È stato un momento molto importante e significativo in cui ciascuna vittima ha condiviso la propria storia di dolore esprimendo, al tempo stesso, il desiderio di assistere e accompagnare la Chiesa per far sì che questi episodi non si ripetano e per tutelare sempre meglio minori e adulti vulnerabili. L’ascolto e l’accoglienza delle vittime costituiscono una linea d’azione importante della Chiesa». Dall'incontro odierno verrà costituito «un gruppo operativo, una sorta di Osservatorio, composto da persone che hanno generosamente dato la loro disponibilità ad offrire, a titolo personale e nella massima libertà, un contributo propositivo per migliorare e rendere più efficaci le attività di formazione e prevenzione messe in atto dalle Chiese in Italia attraverso la rete territoriale dei Servizi tutela minori». 

Abusi, in Germania la Chiesa stanzia 40 milioni di euro per le vittime. Ma in Italia la Cei non vuole parlare di risarcimenti

Nel comunicato non si fa menzione a nessuna forma di giustizia riparativa, in particolare alla questione dei risarcimenti per le vittime, come invece è stato fatto da tutte le altre conferenze episcopali europee. In Germania per le vittime è possibile persino compilare sul sito delle diocesi un formulario on-line. In Francia l'episcopato ha stanziato una cifra sostanziosa per affrontare gli obblighi, fino a determinare la vendita di molti beni immobiliari. 

La Chiesa in Francia istituisce un tribunale nazionale per giudicare i reati sessuali su donne e uomini, ecco come funzionerà

© RIPRODUZIONE RISERVATA