Papa Francesco, cardinale punta il dito sul documento preparatorio del Sinodo sull'Amazzonia, è «eretico»

Papa Francesco, cardinale punta il dito sul documento preparatorio del Sinodo sull'Amazzonia, è «eretico»
di Franca Giansoldati
3 Minuti di Lettura
Giovedì 27 Giugno 2019, 17:12

Città del Vaticano  - Il Sinodo sull'Amazzonia deve ancora cominciare che è già fonte di guai per il Papa. L'assemblea speciale dei vescovi dedicata al polmone verde della terra - che si aprirà in Vaticano quest'autunno - è già terreno di feroci polemiche e sotterreanei scontri e, ancora una volta, esattamente come è già accaduto per il Sinodo sulla Famiglia, le posizioni tra innovatori e conservatori si stanno delineando chiaramente.

È stata diffusa oggi in varie lingue una forte critica firmata dal cardinale Walter Brandmueller, uno dei firmatari dei  famosi «dubia», le perplessità relative alle aperture di Papa Francesco ai divorziati risposati, considerate fuori dal magistero, tanto che i cardinali firmatari chiesero al pontefice di fare dietrofront e rivedere il testo dell'Amoris Laetitia. Adesso al centro di «dubia» è l'Instrumentum laboris del Sinodo sull'Amazzonia, una sorta di documento preparatorio. Brandmueller spiega che l'Instrumentum laboris «contraddice l'insegnamento vincolante della Chiesa in punti decisivi e quindi deve essere qualificato come eretico» e, dato che il documento mette in discussione il fatto stesso della divina rivelazione «si deve anche parlare, in aggiunta, di apostasia».

L'Instrumentum laboris, conclude il cardinale, «costituisce un attacco ai fondamenti della fede, in un modo che non è stato finora ritenuto possibile. E quindi deve essere rigettato col massimo della fermezza». Ma perchè tanta durezza verso il Sinodo sull'Amazzonia? La paura che serpeggia tra le parti più conservatrici della Chiesa riguarda la possibilità che il Papa possa ammettere al sacerdizio anche persone sposate di particolare rigore morale e grande fede. Una misura straordinaria, relativa alla grande regione amazzonica, perchè i preti ormai scarseggiano e i cattolici dispersi nella foresta (in un'area grande quasi quanto l'Europa), a volte riescono ad avere la celebrazione domenicale solo una volta al mese (quando va bene).

«Occorre chiedersi - scrive Brandmueller - perché un sinodo dei vescovi dovrebbe trattare argomenti, che hanno solo marginalmente qualcosa a che fare con i Vangeli e la Chiesa. Ovviamente, da parte di questo sinodo dei vescovi viene compiuta anche un'aggressiva intrusione negli affari puramente mondani dello Stato e della società del Brasile». «C'è da chiedersi - aggiunge -: che cosa hanno a che fare l'ecologia, l'economia e la politica con il mandato e la missione della Chiesa? E soprattutto: quale competenza professionale autorizza un sinodo ecclesiale dei vescovi a emettere dichiarazioni in questi campi?». Ad avere anticipato in Italia il testo del cardinale tedesco è stato il seguitissimo blog di Sandro Magister.

© RIPRODUZIONE RISERVATA