Città del Vaticano - «Non ci sono prove» anche se nel Preseminario si sono consumati rapporti sessuali tra i ragazzi. Il tribunale Vaticano con una sentenza emessa oggi ha prosciolto i due sacerdoti accusati di abusi sessuali (don Gabriele Martinelli) e di favoreggiamento (don Enrico Radice) nel preseminario Pio X, situato fino a qualche mese fa all'interno dello Stato pontificio. Il collegio presieduto da Giuseppe Pignatone pur avendo accertato, innanzitutto, 'i rapporti sessuali, di varia natura ed intensità', tra l'imputato, don Martinelli, e la persona offesa, L.G., protrattisi per oltre cinque anni, non ha trovato «la prova per affermare che la vittima sia stata costretta a detti rapporti dall'imputato con la contestata violenza o minaccia».
Corruzione di minorenne
Quanto ai rapporti sessuali avvenuti quando la vittima aveva meno di 16 anni è stato accertato 'il reato di corruzione di minorenni', che però è stato dichiarato estinto per prescrizione.
Si chiude così il sipario su una vicenda dai contorni sfumati e morbosi Seondo l'accusa, basata principalmente sulle dichiarazioni di L.G., Gabriele Martinelli, oggi sacerdote ma all'epoca alunno del preseminario San Pio X, dal 2006 al 2012 avrebbe commesso plurimi fatti di violenza carnale e di atti di libidine ai danni di un altro alunno di sette mesi più piccolo. L'approfondita istruttoria dibattimentale - durante la quale, oltre agli imputati, sono stati sentiti, nel contraddittorio tra le parti, numerosi testi ed è stata acquisita ampia documentazione, ivi compresi (per la prima volta in un giudizio penale) gli atti delle investigazioni svolte in sede canonica - ha consentito di aggiungere nuovi ed importanti elementi a quelli già emersi durante la fase dell'istruzione sommaria, tali da agevolare una valutazione più completa soprattutto in ordine alla natura dei rapporti intercorsi fra Martinelli e L.G.
Di fatto Martinelli è stato dichiarato non punibile in relazione ai fatti contestati fino al 9 agosto 2008 (perché era all'epoca minore degli anni 16) ed è stato assolto dai reati a lui contestati per il periodo successivo all'agosto 2008 per insufficienza di prove.